Vi ricordate di Michael Blair, uno dei protagonisti di ‘Vite al limite’? Oggi è irriconoscibile ed è diventato un’ispirazione per tutto il pubblico.
Molti telespettatori avranno visto almeno una volta ‘Vite al limite’, il programma mandato in onda sul canale Real Time; si tratta in realtà di un format di origine statunitense. Il titolo originale è ‘My 600-lb Life’, in onda sull’emittente americana TLC è racconta, come indica il titolo, la vita e i percorsi dimagranti di alcune persone affette da grave obesità e che hanno raggiunto un peso superiore ai 270kg (600 lb nell’unità di misura anglosassone). Sono tanti i protagonisti del programma che si sono affidati alle cure dell’ormai noto dottor Nowzaradan, il chirurgo bariatrico che ha salvato diverse vite nel corso degli anni. Oggi andiamo a vedere che fine ha fatto una delle star del programma, che ha completamente cambiato la sua vita, diventando un’ispirazione per tutti.
La storia della quale andiamo a parlare oggi è quella di Michael Blair, che è stato il protagonista dell’episodio 9, stagione 9 di ‘Vite al limite’. Michael vive a Conroe, Texas, insieme alla moglie. Da lì si è spostato a Huston per parlare con il dott. Nowzaradan, nella speranza di trovare un medico che fosse disposto ad operarlo nonostante l’eccesso di tessuto cicatriziale rimastogli sull’addome a seguito di una splenectomia (l’asportazione della milza ndr) d’emergenza. Una volta giunto nello studio del chirurgo insieme alla moglie, ha spiegato le sue abitudini e problemi alimentari. Michael stesso ha dichiarato di aver bisogno di enormi quantità di cibo ad ogni pasto per sentirsi davvero sazio e che il dott. Nowzaradan era la sua “ultima spiaggia” dopo essersi rivolto a tanti medici che si erano rifiutati di operarlo.
Michael Blair dopo ‘Vite al limite’: adesso è irriconoscibile ed è diventato un’ispirazione social
I problemi di peso non erano l’unico cruccio di Michael: soffriva anche di agorafobia, una forma di ansia sociale che impedisce a chi ne è affetto di condurre delle normali interazioni sociali, soprattutto in pubblico. Secondo Michael, le sue abitudini alimentari erano strettamente collegate alla fobia, in quanto usava il cibo come meccanismo di difesa e conforto contro le torture e gli abusi subiti in tenera età dalla società. Ha dichiarato che per lui fosse estremamente difficile uscire di casa e svolgere le normali attività in pubblico perché odiava la società. Il dott. Nowzaradan era davvero la sua ultima chance per una vita migliore, chance che Michael non si è fatto assolutamente scappare.
Oggi Michael Blair è decisamente cambiato: dall’inizio del suo percorso dimagrante, l’uomo ha perso una quantità di peso considerevole e ha continuato a mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata per non cadere nelle vecchie abitudini. Adesso Michael ha più stima di sé e più coraggio di affrontare le sue paure, tant’è che continua ad aggiornare i suoi profili Facebook e Instagram, mostrando sprazzi della sua vita privata. Tra le foto ci sono anche quelle dei pasti light che prepara, motivando così non solo se stesso, ma tantissimi suoi follower che come lui vogliono dare una svolta alla propria vita.