Mutui è allerta. Le rate dei mutui sono arrivate alle stelle, così come la preoccupazione di tante famiglie. E l’immediato futuro non promette nulla di buono.
Sarà perché nell’ultimo anno abbiamo avuto sempre sotto gli occhi, e nelle orecchie, il pensiero del caro bollette. E’ stata quella infatti, la conseguenza, pressoché immediata, dello scoppio del conflitto russo-ucraino nel cuore dell’Europa.
Sarà perché l’angoscia delle utenze domestiche ed aziendali che hanno visto triplicare i loro soliti importi, ha rappresentato un’urgenza pressoché generalizzata che l’altra, grande angoscia per larga parte della popolazione italiana, è passata quasi sottotraccia. Fino al momento in cui è scoppiata “come un bubbone sotto le ascelle“. La follia bellica ha contribuito in maniera decisiva all’aumento esponenziale dei costi relativi alle abitazioni.
Non soltanto le spese relative alle utenze domestiche quali acqua, luce e gas, ma anche la spesa, o per meglio dire l’investimento più importante della vita, ovvero il mutuo per l’acquisto della casa, ha pagato, e continua a pagare, un prezzo altissimo. Ecco quindi che accanto ai costi elevatissimi delle utenze energetiche e con un’inflazione mai così alta da diversi decenni, il caro-mutui assume la valenza di “un carico da 11” per le economie domestiche dalle conseguenze devastanti. Il futuro prossimo, inoltre, non consente di essere ottimisti.
Mutui, è allerta e tante famiglie hanno paura
L’altro spauracchio di questo ultimo anno, accanto al caro-energia, è stato, come detto, l’inflazione. Ha raggiunto livelli inimmaginabili e che non si vedevano da tempo immemore. E per combattere l’inflazione la soluzione è una soltanto: aumentare i tassi di interesse. Questo infatti è il pensiero della Bce, la Banca centrale europea. Aumenti periodici, e quasi sempre costanti che, forse, soltanto ora stanno sortendo dei piccoli effetti positivi sull’inflazione. L’aumento continuo dei tassi di interesse ha portato però i livelli delle rate dei mutui a livelli quasi insostenibili. Soprattutto le famiglie che hanno acceso un finanziamento a tasso variabile, nell’ultimo periodo hanno assistito impotenti ad aumenti delle rate che hanno toccato anche i 15o euro mensili. Il bollettino periodico dell’ABI, Associazione bancaria italiana, ha comunicato che i tassi di interesse sui mutui hanno superato il 4%.
Questo dato non fa altro che aumentare ulteriormente la preoccupazione delle famiglie. L’ultima Legge di Bilancio varata dal governo guidato da Giorgia Meloni ha previsto la possibilità di rinegoziare il mutuo con la banca di appartenenza, senza costi aggiuntivi, ma nel rispetto di precise condizioni. Possono avvalersi di tale opportunità coloro che hanno un mutuo inferiore a 200mila euro, con un ISEE inferiore ai 35mila euro e che non siano mai stati in ritardo con i pagamenti. Una boccata di ossigeno per tanti, sicuramente non per tutti.