Aurora Ramazzotti ha raccontato ai suoi migliaia di follower, per la prima volta, il suo instabile rapporto con lo specchio.
Aurora Ramazzotti è diventata mamma per la prima volta di Cesare il 30 marzo 2023. Il bambino è nato dall’amore con Goffredo Cerza. L’annuncio è arrivato tramite il suo profolo Instagram in cui ha pubblicato delle immagini bellissime: nella prima c’è la mano del piccolo che dà una sorta di pugnetto al papà e nella seconda c’è una foto della coppia, con la giovane sul letto d’ospedale e il compagno, mentre si baciano.
In queste settimane la neomamma ha più volte mostrato ai follower alcuni attimi insieme al figlio e attraverso le storie ha parlato di questa nuova pagina della sua vita: “Sto assaporando questo vento di nuova vita. Ogni momento è una scoperta“, aveva scritto. Ha anche svelato di avere momenti in cui il pianto prende forma con frequenza. Ha cominciato ad allattare, e ha definito quest’esperienza molto intensa. Ma c’è qualcosa di più profondo che oltre a questi indimenticabili attimi, la emoziona fortemente, vedere il bambino insieme al papà.
Dopo aver partorito, Aurora ha avuto modo di parlare più volte del cambiamento che ha subìto il suo corpo, mostrando alcune foto al riguardo. Di recente ha pubblicato un post in cui ha messo in primo piano proprio questo tema, tornando con il pensiero al passato, quando era adolescente, e allacciando il discorso al suo rapporto con lo specchio.
Aurora Ramazzotti e il rapporto con lo specchio: la confessione arriva dopo il parto
Dopo aver dato alla luce il piccolo Cesare, Aurora Ramazzotti ha avuto modo di parlare di come sta affrontando questo nuovo spazio di vita, svelando le sensazioni e le emozioni che la avvolgono ogni giorno. Più volte ha parlato del cambiamento che il suo corpo ha subìto e non sono mancate le immagini al riguardo, come forma di dimostrazione. In questi giorni la giovane mamma ha però voluto porre l’attenzione su un tema che la colpisce profondamente, ovvero il rapporto con lo specchio.
Ha pubblicato un post, con delle immagini in successione simili, in cui mostra il suo fisico, a distanza di quasi un mese dalla nascita di suo figlio. In didascalia comincia la sua riflessione. Parte da lontano, a quando era solo un’adolescente. Scrive che ben presto la sua immagine ha instaurato una relazione con quell’oggetto riflettente e che durante gli anni dell’adolescenza ha sempre immaginato un mondo senza quel riflesso: “Non so bene a che punto la mia, di relazione con essa, si sia complicata tanto… tutto quanto sembrava basarsi su quella relazione, un attimo fuggente in grado di sconvolgere una vita”.
Come in ogni rapporto, dice, si alternavano momenti di serenità ad altri in cui la lotta diventava furiosa. Solo il tempo le ha dato la possibilità di capire ma soprattutto di provare ad allacciare con quello specchio che si presentava sempre davanti ai suoi occhi, un legame ‘pacifico’: “Oggi non gioco più a evitare quell’immagine riflessa, oggi passo tanto tempo ad osservarla”. Aurora adesso guardando quell’immagine assapora la vita, ricorda dove è stata e immagina dove andrà in futuro.
