Incalza la moda della chirurgia estetica ai genitali: popolare sia tra gli uomini che tra le donne. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Per molti è ancora un argomento tabù e anche chi si è sottoposto a questo tipo di chirurgia non sempre avrà il coraggio di rivelarlo; nonostante il pregiudizio verbale, sono in tantissimi gli italiani che si sono già sottoposti alla chirurgia estetica proprio nelle parti intime, e tanti altri pensano di farlo. Come mai sottoporsi ad un operazione così delicata e dal recupero decisamente doloroso? I motivi sono molti di più di quanto possiate pensare.
La chirurgia estetica nasce per aiutare le persone a modificare il loro aspetto esteriore, del quale spesso non sono pienamente soddisfatte; la chirurgia estetica genitale non fa eccezione: molti decidono di farsi un ritocchino perché insoddisfatti del proprio aspetto, un problema in aumento e che può anche incidere sulla qualità dei rapporti privati con il proprio partner, o potenziale tale. Oggi esistono diversi tipi di chirurgia estetica genitale, tra i più noti sicuramente la circoncisione, l’imenoplastica e il ringiovanimento vaginale. Ma ce ne sono altri meno conosciuti e che stanno diventando sempre più popolari, come l’aumento del punto G, la rimozione scrotale e il lifting del pene.
Chirurgia intima: perché uomini e donne sono sempre più disposti a sottoporsi alle operazioni
L’argomento è stato trattato durante l’ultima Settimana del benessere Sessuale, organizzata dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica dal 26 Settembre all’1 Ottobre 2022. La Federazione ha deciso di sondare le opinioni degli italiani con un questionario sulla chirurgia estetica ai genitali e il risultati hanno fatto notare come si tratti di un fenomeno in continua crescita, nonostante i pregiudizi. Chi si è sottoposto a questo tipo di operazione estetica tende a non dichiararlo, mentre il 90% dei partecipanti al sondaggio non ha mai pensato di considerare l’opzione. In realtà si tratta di un trend diffuso, più in generale, sulla chirurgia plastica: più dell’80% ha dichiarato di non essersi mai sottoposto ad alcun tipo di intervento ed il 74% ha dichiarato di non sentirne il bisogno.
“C’è comunque chi ha rotto gli indugi” ha dichiarato la Fiss. “Chi si è sottoposto agli interventi di chirurgia estetica afferma di aver voluto colmare un senso di insoddisfazione personale per il proprio aspetto fisico. I partecipanti dichiarano di aver fatto ricorso agli interventi per migliorare in primo luogo l’immagine, l’autostima e l’umore“. I più coraggiosi si sottopongono, in maggioranza, ad operazioni di ringiovanimento della vagina e di labioplastica. “La maggioranza invece crede che avrebbe migliorato la relazione sessuale con il partner. Sul fatto che siano pericolose le operazioni, più del 36% è d’accordo così come il 45% ritiene che siano dolorose e il 43% che facciano sentire le persone più sicure di sé”, ha concluso la Federazione.