Il 2023 dovrebbe essere l’anno del boom turistico. Prima di mettervi in viaggio, però, cercate di conoscere le regole, per non dover piangere dopo
Dopo i drammatici anni di pandemia da Covid-19, abbiamo ricominciato a viaggiare. A muoverci con ogni mezzo, a esplorare anche mete che mai avremmo pensato di poter visitare. E’ il contraccolpo per aver passato tanto (troppo) tempo chiusi in casa o senza la possibilità di muoversi. Facciamo attenzione nei nostri viaggi, però. Ci sono degli alimenti che non possiamo portare in aereo: se dovessimo venire “beccati”, la multa sarebbe salatissima.
Il 2020 e il 2021 sono stati drammatici. Il 2020, in particolare, è stato l’anno dei lockdown e delle restrizioni. Impossibile muoversi e viaggiare per via della pandemia da Covid-19, che ha causato tanta sofferenza in tutto il mondo. Anche il 2021 manteneva ancora numerose restrizioni per i viaggi. Già lo scorso anno, invece, le maglie si sono fortunatamente allargate di nuovo e abbiamo ripreso a viaggiare. Questo 2023 dovrebbe segnare, effettivamente, il boom degli spostamenti. Con l’azienda del turismo che spera, finalmente, di riprendersi in maniera totale.
Mentre progettiamo i nostri viaggi estivi o per i tanti ponti che questo 2023 ci riserva, facciamo però attenzione alle regole. Soprattutto se ci spostiamo in aereo, vi sono delle norme relative al cibo da trasportare che dobbiamo conoscere. O, meglio, che ci conviene conoscere. Perché. se dovessimo essere “beccati” ai controlli con questi alimenti, la multa per noi sarebbe inevitabile e salatissima.
Soprattutto se per i nostri viaggi scegliamo mete esotiche o, comunque, fuori dai confini europei, facciamo molta attenzione agli alimenti che pensiamo di poter portare con noi. Qualora il cibo dovesse essere tra quelli vietati dalle regole doganali, la multa sarebbe salatissima: ben 2.000 euro!
Sta facendo preoccupare non poco, infatti, la multa dell’equivalente di 2.000 euro comminata a un turista indiano che aveva scelto l’Australia come propria destinazione. L’uomo ha subito una sanzione del valore di circa 2 mila euro solo per il fatto che nello zaino aveva un paio di McMuffin e un croissant al prosciutto.
Avete capito benissimo. Cibi apparentemente tradizionali e normalissimi, che, però, violavano le regole doganali. E non c’è stato niente da fare per il malcapitato. Per esempio, se desideriamo andare negli Stati Uniti, facciamo attenzione, perché non si possono trasportare, né carne, né latte. Oltre che uova, alimenti a base di pollame, foglie di agrumi e foglie di coca. Ma non crediate che sia solo una questione di questi Paesi stranieri. Anche l’Italia ha le sue regole: nel nostro Paese non si può entrare con formaggi, né con salumi, i cibi farciti che contengono carne, latte e panna.
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