La Riforma fiscale del Governo Meloni introduce una serie di novità, alcune positive per i cittadini e altre meno, con uno stravolgimento del sistema in atto.
Il tema fiscale, molto caro a tutti, è una delle questioni calde di questo governo che si è posto come obiettivo quello di revisionare nei prossimi due anni integralmente il nostro attuale modello di funzionamento.
L’obiettivo è adeguare ma anche rivoluzionare quelle componenti che pesano troppo sulle casse dello Stato. Le novità quindi sono in parte positive e in parte meno. Complessivamente è possibile sicuramente parlare a tutti gli effetti di una flat tax che sarà estesa a tutti.
Riforma Fisco: una rivoluzione per i cittadini
La Riforma fiscale riguarderà due grandi punti, da un lato i bonus e dall’altra le aliquote Irpef. Per mesi sono state avanzate ipotesi, tagli, modifiche e alla fine il tutto è pronto e quindi diventa realtà. Ovviamente la riforma di cui si parla non avverrà improvvisamente ma sarà scaglionata nel tempo, si inizia ora con questi due punti che sono quelli più interessanti e si procederà poi con altri cambiamenti.
La Riforma prevede il passaggio dalle attuali quattro aliquote a tre, quindi scagliano che vengono modificati per il pagamento delle tasse. Questa novità era nell’aria e porterà a lievi modifiche per i dipendenti con qualche variazione più tangibile per i lavoratori autonomi.
Il secondo step riguarda i bonus. Negli ultimi anni sono stati introdotte molte agevolazioni, una fra tutti il Superbonus che ha dato una forte spinta all’edilizia. La nuova Riforma fiscale taglia molti bonus e per gli altri introduce una modalità operativa differente. Se ad oggi si lavorava con sconto in fattura quindi i cittadini non dovevano anticipare nulla, cosa che ha permesso un po’ a tutti di eseguire lavori di miglioramento a livello immobiliare, ora questo non si potrà più fare.
Per i bonus che sono confermati bisognerà pagare e poi ottenere il rimborso sotto forma di credito Irpef al momento del pagamento delle tasse quando si presenta il 730. Questo limita i danni per le casse dello Stato ma di contro limita non solo il mondo dell’edilizia ma anche i cittadini poiché non tutti hanno la possibilità di anticipare effettivamente i soldi per grandi lavori. La tendenza è comunque di portare progressivamente anche questi a decrescere nel tempo, almeno entro il 2025.
Complessivamente quindi se da un lato la busta paga subirà un miglioramento, dall’altra c’è una restrizione in tema bonus che di fatto rende per molti impossibile procedere.