La scorsa settimana Gigi D’Alessio e Clementino in occasione della partita Italia-Inghilterra al Maradona di Napoli hanno cantato l’inno di Mameli: il commento inatteso del Ministero.
Gigi D’Alessio e Clementino sono stati invitati allo stadio Maradona di Napoli per cantare l’inno d’Italia prima della partita Italia- Inghilterra. Un match atteso e molto seguito che ha riunito, come da tradizione, tante famiglie davanti alla televisione. Poche sono infatti le partite di calcio che uniscono sotto un unico tifo gli italiani come quella della Nazionale. I due popolari cantanti hanno cantato la loro versione dell’inno di Mameli, un’interpretazione che ha commosso il pubblico e che ha suscitato una serie di commenti social positivi, ma anche negativi.
Del resto Gigi D’Alessio e Clementino sono di casa a Napoli e come tutti i tifosi partenopei esibirsi nello stadio dedito al grande Maradona non può che essere una grande emozione, percepibile anche al pubblico. Cantare l’inno di Mameli è un incarico non da poco e anche se si è un’artista affermato nascondere l’agitazione non è facile. Nonostante tutto l’esibizione di Clementino e Gigi D’Alessio è piaciuta e anche gli addetti del Ministero della Cultura non hanno potuto far a meno di complimentarsi pubblicamente con i due artisti.
A rappresentare in toto le istituzione è stato Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura che ha elogiato la prestazione dei due artisti entrambi molto popolari ma con un pubblico totalmente diverso. A Lapresse il critico d’arte ha commentato l’esibizione: “L’ho sentito e l’ho trovato bellissimo, D’Alessio e Clementino lo hanno reso vivo e vitale. Sono cantanti spiritosi, non era neanche un rap.” Ha poi aggiunto: “Complimenti, li inviteremo al ministero per dargli un premio, sia a Clementino che a D’Alessio e per cantare ufficialmente l’inno di Mameli anche al ministero della Cultura. L’inno di Mameli cantato a Napoli da due cantanti napoletani deve essere così, non è che lo possono cantare come a Torino o a Vercelli”.
E se Vittorio Sgarbi come rappresentante del ministero della Cultura è pronto a premiare Gigi D’Alessio e Clementino per la loro versione dell’Inno di Mameli, parte degli utenti social non hanno condiviso la scelta dei due artisti. C’è chi ha accusato i due cantanti d’aver “bullizzato” il pezzo e chi invece lo ha definito una versione da matrimonio.
Su Il Giornale, Tony Damascelli ha affermato che l’inno per una nazione è una cosa seria: “Entrambi gli inni sono stati brutalizzati nello spettacolino che ha preceduto il calcio d’inizio di Italia-Inghilterra.” Il critico ha poi concluso: “La versione del duo italiano è stata in linea con il cabaret, D’Alessio e Clementino, invitati all’evento dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, hanno rappato il nostro inno rendendone il testo e la musica come una esibizione da festa di matrimonio, concludendo il canto con un «Sì» che non risulta affatto nello scritto del Mameli.”
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