Non tutti lo sanno (anzi, non lo sa quasi nessuno), ma Biancaneve non è affatto una fiaba inventata: è basato su una storia vera. Biancaneve, una delle fiabe più amate di sempre dai bambini, capace di mettere d’accordo quelli di tutte le generazioni in pratica, non è una storia inventata.
Certo, la fantasia ha condito la realtà – come spesso accade anche semplicemente nei libri e nei film – ma è stata la vita di una persona realmente esistita a condizionare la narrazione. Ecco quale
Sapete qual è il vero nome di Biancaneve? Si chiamava Maria Sophia Margaretha Catherina von Erthal, almeno questo è il nome della donna che ha influenzato la fiaba. Nata in Germania, la sua lapide è stata ritrovata dal museo della diocesi di Bamberg e adesso sappiamo qualcosa in più sulla sua vita. In primis, quello che è certo è che è stata una baronessa vissuta nel ’700. Dalla sua storia i fratelli Grimm avrebbero attinto per dare vita a “Biancaneve e i sette nani“. Ecco cosa conosciamo di lei.
Maria Sophia Margaretha Catherina von Erthal, a quanto pare, sarebbe vissuta in un castello della Baviera nord-occidentale, a Lohr am Main. Quello che sappiamo di lei è che era una “ragazza di insolita bellezza” sempre pronta a tendere una mano ai poveri e ai bisognosi. Quando era adolescente, la madre morì e a quel punto il padre sposò una vedova descritta come “notevolmente dispotica”, che divenne appunto, non a caso, la sua matrigna cattiva. Quest’ultima iniziò così a escluderla in tutti i modi dalla vita di corte, per poter così favorire i suoi figli. Maria Sophia, diventata cieca quando era ancora molto giovane, alla fine non si sposò mai e si trasferì nella casa di una nubile inglese a 60 miglia di distanza dalla sua. A quanto pare l’intento della matrigna di farla fuori dalla sua famiglia andò a buon fine. La baronessa comunque morì nel 1796, all’età di 71 anni.
I collegamenti tra la sua vita vera e la fiaba di Biancaneve, comunque, sono davvero tantissimi. In primis ovviamente la figura della matrigna, ma non solo, perché un altro punto in comune è la presenza nella vicina cittadina di Bieber. Inoltre anche nella vita vera di Maria Sophia c’era il famosissimo specchio, esposto proprio nel castello di Lohr e chiamato The Talking Mirror. A quanto pare, nella realtà il padre della baronessa lo avrebbe regalato alla sua seconda moglie.
Qualche anno dopo, nel 1804 per essere precisi, la chiesa in cui si trovava la sua lapide fu demolita e così pare che ormai di lei non ci fosse più traccia da nessuna parte, letteralmente. Eppure di recente è stata rinvenuta nella cantina di una casa a Bamberg, in Baviera: la famiglia che l’ha ritrovata ha deciso di donarla al succitato Museo Diocesano di Hofburg.
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