Svelate tutte le novità per quanto riguarda i nuovi lavoratori che, per la prima volta, vengono assunti e sono in attesa di ricevere il loro primo stipendio sulla PostePay. Ecco come funziona, riguardo le modalità di pagamento.
La maggior parte delle persone è in possesso di una carte PostePay, una prepagata erogata direttamente da Poste Italiane. La card è abbastanza comune soprattutto tra i giovani che si scambiano denaro facilmente. Con questa carta, infatti, si ha la possibilità di ricevere soldi da eventuali compensi anche legati al lavoro occasionale. Ecco quali sono le regole stabilite dalla legge e come funziona in merito all’erogazione dello stipendio mese per mese. Ci sono dei limiti stabiliti. Bisogna fare molta attenzione.
Dal primo luglio 2018 l’accredito busta paga con i contanti è vietato. La legge, infatti, obbliga i datori di lavoro a pagare gli stipendi attraverso dei bonifici o facendo ricorso a modalità di pagamento rintracciabili. Ecco come funziona riguardo la possibilità di ricevere lo stipendio sulla PostePay.
Stipendio, accredito su carta PostePay: svelate tutte le novità per il lavoratore
Per ricevere lo stipendio ogni mese il lavoratore deve comunicare alla propria azienda l’iban. In caso contrario potrà ricevere il proprio compenso attraverso l’assegno o vaglia postale. Ultima ipotesi, anche la possibilità di avere il tutto attraverso un delegato del lavoratore che può essere identificato nel coniuge, per esempio. È conforme alla legge anche l’accredito su una carta ricaricabile o conto PayPal. La cosa importante è che sia tracciabile e dunque visibile agli occhi del Fisco. La carta Postepay può essere utilizzata per ricevere lo stipendio o busta paga. Anche una normale card senza Iban ha la possibilità di ricevere pagamenti. Quindi non ci sono problemi dal punto di vista legale con il datore di lavoro che può procedere al pagamento dello stipendio mediante questa possibilità.
Le norme italiane non pongono alcun ostacolo o problema di fronte questa tematica. Con lo stipendio che può essere versato su una carta prepagata Postepay. A confermarlo anche lo stesso Ispettorato del Lavoro che, alcuni anni fa, ha reso noto tutti i dettagli riguardo la legittimità di questa operazione. Quindi, anche le card senza iban possono ricevere lo stipendio. Quest’ultimo aspetto riguarda la prima carta PostePay, quella gialla classica che non è munita di Iban. Ovviamente, se il datore di lavoro utilizzerà questo metodo di pagamento non deve dimenticarsi di fare una cosa.
E’ possibile ottenere lo stipendio sulla propria PostePay senza Iban, ad una condizione. Ovvero che il datore di lavoro conservi le ricevute di versamento. Infine, è bene ricordare, che è il lavoratore a decidere in che modalità vuole ricevere lo stipendio. Quindi se preferisce ricevere l’assegno, per esempio, l’azienda ha l’obbligo di adeguarsi alle sue richieste.