Postepay potrebbe scegliere di cambiare i limiti di prelievo, impostando nuove soglie che già fanno discutere quanti utilizzano i servizi relativi.
Sin dai primi anni del 2000 i servizi postali sono tra i più utilizzati in assoluto in ambito carte e pagamenti. Facile capire il perché visti i costi ridotti, la facilità di apertura e le procedure al minimo con tantissimi benefici.
Una soluzione che nel tempo ha preso il sopravvento, anche grazie al pacchetto oggi disponibile con Postepay per ogni tipo di situazione dai più giovani agli anziani, carta collegate al conto corrente con Banco Posta e servizi affini.
La notizia che in queste ore ha mandato in tilt tutti i possessori di questi strumenti è sicuramente la variazione relativa al prelievo che potrebbe diventare presto realtà. L’obiettivo generale è spingere sempre di più, come avviene nel resto d’Europa, all’uso delle carte, limitando il contante.
Le proposte avanzate a livello governativo sono state però differenti, il tetto del contante continua a cambiare ogni anno, i problemi di sicurezza degli ultimi mesi che hanno messo KO gli ATM e il rischio di smarrire la carta ed essere poi senza soldi sono tutte prospettive che almeno in Italia rallento questa transizione.
Ad oggi sia per quanto riguarda i prelievi che per altre disposizioni di pagamento ci sono dei limiti precisi da rispettare. Al momento sono uguali per tutti, si può prelevare dall’ATM 250 euro (in una volta sola), altrimenti è possibile andare presso la propria banca o presso le Poste e ritirare i soli in contanti dal conto.
Postepay permette di prelevare 600 euro al giorno (ovviamente facendo più prelievi separati) e quella con IBAN permette di prelevare fino a 2500 euro. La novità riguarderebbe proprio i massimali e, in particolare, quello che si potrà spendere a livello giornaliero con la carta.
Postepay è al lavoro per diminuire questo importo di 1000 euro, quindi si potrà spendere un massimo di 1500 euro nel prossimo anno. Questa decisione è presa nell’ottica di ridurre le spese con contanti ma sicuramente non soddisfa i suoi utilizzatori. Spesso i limiti sono oggetto di preoccupazione e ansia, tuttavia non sempre c’è poi la reale necessità di spendere quelle cifre.
Per i cittadini sapere di non poterlo fare magari quando ne hanno voglia diventa un ostacolo vero e proprio. Al momento si tratta comunque di una valutazione quindi non ci sono decisioni ufficiali ma è chiaro il lavoro che si sta facendo e la direzione di tutte le banche e degli istituti affini per quanto riguarda il credito liquido.
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