Tutto quello che dovete sapere sulla data di scadenza alimenti,ecco come leggere le indicazioni. Le informazioni utili.
Non tutti sanno leggere correttamente le etichette degli alimenti. Saper individuare le diciture degli ingredienti, distinguere tra le sigle, anche relativa alla provenienza dei prodotti, può essere complicato per molti. Sempre di fretta, presi dagli impegni quotidiani, con poco tempo e soprattutto con poca voglia di leggere e studiare le etichette, confondersi è molto facile, perfino sulla data di scadenza.
Una scarsa attenzione alle etichette sui cibi rischia di farci comprare qualcosa di inutile o che non ci piace, facendolo finire direttamente nella spazzatura. Oppure potremmo aver acquistato un alimento scaduto e accorgerci quando è ormai troppo tardi. In entrambe queste situazioni, i cibi vengono gettati via. Un vero peccato, ma soprattutto un inutile spreco con perdita di denaro e anche danno all’ambiente, per l’inutile impiego di energia nella produzione di quello che non si è consumato.
Prestare attenzione alle etichette degli alimenti è fondamentale. Bisogna leggere attentamente anche la data di scadenza, perché non tutte le diciture sono uguali e si rischia nuovamente di buttare via il cibo inutilmente. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Forse non sapete che le diciture relative alla data di scadenza sulle etichette degli alimenti non sono tutte uguali. Non indicano tutte allo stesso modo un alimento che va assolutamente consumato entro la data presente sulla confezione. Poiché la scadenza può cambiare. Nel senso che può essere di tipo diverso, oltre che di durata diversa, a seconda del tipo di alimento.
La differenza sta proprio nella dicitura “consumarsi entro” e “consumarsi preferibilmente entro“. Quel preferibilmente cambia tutto perché non indica una scadenza tassativa bensì facoltativa. Questo vuol dire che possiamo ancora mangiare un alimento anche dopo la data di scadenza, quando in etichetta è scritto “da consumarsi preferibilmente entro“.
Perché questa dicitura indica soltanto che un alimento perde le proprietà organolettiche ma si può ancora consumare in sicurezza, alle volte anche molto tempo dopo la data di scadenza.
Invece, quando è scritto “da consumarsi entro“, senza “preferibilmente”, significa che la data di scadenza va rispettata perché oltre il cibo non è più sicuro, perché inizia a deteriorarsi a causa della formazione di batteri.
Eravate a conoscenza di questa differenza? O anche voi finora avete buttato via il cibo dopo la data entro cui era semplicemente consigliato di consumarlo?
Per rimediare a questa confusione nelle date di scadenza e soprattutto evitare lo spreco di cibo, la Commissione Europea ha proposto l’introduzione di una nuova dicitura nell’etichetta dei cibi: “spesso buono oltre” a fianco di “consumarsi preferibilmente entro”. In questo modo, i consumatori comprenderanno meglio il tipo di scadenza.
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