A volte il primo segno di una malattia grave come un tumore può annidarsi in un dettaglio come il colore dei capelli. Così è stato per un uomo di 85 anni al centro di un nuovo “caso” medico.
Un cambiamento che sembrava avere qualcosa di miracoloso si è rivelato, purtroppo, la spia di una terribile patologia. Protagonista un uomo di 85 anni, statunitense, finito sotto i riflettori di tre scienziati del Dipartimento di Dermatologia dell’Università del Michigan, Julie Gessler, Trilokraj Tejasvi e Scott Conley Bresler. Ecco la sua incredibile storia.
L’anziano si era presentato in ospedale per un controllo sul suo cuoio capelluto. Da qualche mese un ciuffetto di capelli sulla destra aveva stranamente iniziato a scurirsi. L’uomo, già colpito da leucemia linfatica e mieloide cronica (che stava trattando con una terapia a base di ibrutinib), si è giustamente preoccupato. Come mai su una folta chioma di capelli bianchi era spuntata una chiazza di capelli castani, senza che si fosse esposto ad alcun tipo di trattamento? In effetti, dietro quel cambio di colore si celava qualcosa di ben più grave.
L’avvisaglia del tumore da non sottovalutare
Dopo la biopsia, i medici hanno diagnosticato all’85enne un melanoma maligno in situ sul cuoio capelluto. La malattia – nota anche come lentigo maligno o lentigo di Hutchinson – rappresenta il 5% di tutti i melanomi e si manifesta principalmente negli anziani con la ripigmentazione dei capelli. Generalmente compare sul volto o in altre aree continuamente fotoesposte.
“La lentigo maligna è una variante del melanoma in situ che si sviluppa sulla pelle cronicamente danneggiata dal sole, spesso presentandosi come una macula pigmentata a crescita lenta o una macchia con bordi irregolari – scrivono Gessler e i suoi colleghi nello studio -. Si può notare un aspetto discontinuo con confini mal definiti”.
Nel caso in questione, la macula di color marrone chiaro, con un diametro di circa 5 millimetri, ha dato vita a una chiazza di capelli castani lunga 4,5 centimetri e alta 3. Dopo la biopsia che ha confermato la diagnosi, la lesione è stata escissa con la tecnica del “metodo quadrato”. Grazie all’esame del tessuto si è rilevato “il melanoma in situ con coinvolgimento follicolare che si estende ai margini periferici”, e i medici sono dovuti intervenire con altri due cicli di escissione per rimuovere la parte malata. I tassi di recidiva sono dagli 8 ai 20 su 100. Per conoscere tutti i dettagli si rimanda alla lettura completa dei risultati della ricerca “Repigmentation of Scalp Hair: A Feature of Early Melanoma” sulla rivista scientifica The American Journal of Medicine.