Utilizzare la moka ogni giorno per preparare il caffè può comportare danni per la salute? I risultati dello studio dell’Istituto Superiore di Sanità. Il risveglio è una fase importante della giornata. In base a come abbiamo passato la notte e a quanto abbiamo dormito, questo processo quotidiano può essere più o meno traumatico.
Il nostro compagno fidato in questa fase della giornata è il caffè, soprattutto in quei giorni in cui staremmo ancora a letto. Per la maggior parte degli italiani (ma anche nelle altre parti del mondo), cominciare una giornata senza caffè è impensabile.
Fino a qualche tempo fa l’unico strumento adibito a fare il caffè in casa era la moka, oggi invece esistono macchinette per il caffè di vario tipo – quelle che funzionano con le capsule, quelle con le cialde e quelle che utilizzano direttamente la miscela di caffè come al bar – che velocizzano il processo e soprattutto consentono di prendere un caffè più simile a quello che prenderemmo fuori casa. Ma bere il caffè ogni giorno è davvero sicuro per la nostra salute? Utilizzare la moka sempre non ci mette a rischio per via della quantità di alluminio che rilascia ad ogni utilizzo?
La moka rilascia alluminio in quantità dannose alla salute? I risultati dello studio dell’Istituto Superiore di Sanità
Porsi simili domande è lecito e giusto, poiché è doveroso conoscere quelle abitudini che potrebbero rivelarsi dannose alla salute ed evitarle. A rispondere a tale dubbio ci ha pensato l’Istituto Superiore di Sanità con uno studio che analizza le particelle di alluminio rilasciate dalla moka durante la preparazione del caffè casalingo. Prima di entrare nel dettaglio vi possiamo rassicurare, dicendovi che i risultati evidenziano che il quantitativo di alluminio rilasciato dalla moka, anche dopo anni di utilizzo, non è mai dannoso per la nostra salute.
Lo studio dell’ISS in realtà analizzava il rilascio di particelle di alluminio di qualsiasi strumento di utilizzo quotidiano e per quanto riguarda il caffè, il risultato ha palesato come il quantitativo che finisce in una tazzina dopo l’ebollizione non supera mai lo 0,001 mg/Kg. Per quanto riguarda invece le tracce di alluminio nel caffè, gli esami hanno riscontrato che in media di una quantità compresa tra i 300 e i 450 mg/Kg e nei casi peggiori di 800 mg/Kg, in ogni caso non si arriva mai ad 1 milligrammo.
Nella tabella che potete vedere sopra si leggono i dati dello studio effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità riguardanti la cessione di alluminio da parte della Moka in due possibili scenari. Osservando solamente i dati potreste non capire i dati, ma il commento dei ricercatori è sufficiente a placare ogni ansia: “Per le caffettiere moka l’esposizione è trascurabile sia nello Scenario 1, sia nello Scenario 2 e in tutte le fasce di età”.
Insomma possiamo continuare a goderci la tazza di caffè mattutina senza preoccuparci troppo per l’esposizione alle particelle di alluminio. Tuttavia ci sono alcune precauzioni da osservare per il mantenimento della moka stessa: non va mai lavata in lavastoviglie e non va scrostata con retine e spugne aggressive, il rischio è di distruggere il film protettivo e fare rilasciare maggiori quantità di alluminio nel caffè.