Sempre più diffuse in Italia e nel mondo, le auto elettriche sono un’alternativa green. Ecco però la verità sul loro impatto
Anche a causa dell’impennata dei prezzi dei carburanti tradizionali come benzina, diesel e gas, molte persone in procinto di acquistare una nuova macchina hanno deciso di optare per un’auto elettrica, comoda da ricaricare a casa e nelle postazioni cittadine e più green rispetto alle classiche.
Nonostante queste auto abbiano ancora un costo decisamente più elevato delle loro equivalenti con carburanti tradizionali, sono molte le persone che, spinte anche dalla paura di ciò che il surriscaldamento globale sta causando al pianeta, decidono di fare questo investimento. Ecco però la verità in merito al loro impatto ambientale.
Auto elettriche: è vero che inquinano meno?
Se, da un lato, l’Unione Europea annuncia di voler mettere al bando tutte le automobili a diesel e a benzina entro il 2035, dall’altro il costo di un’automobile elettrica oggi come oggi non è sostenibile da tutti. Germania, Polonia, Ungheria e Italia si sono quindi opposte a questo provvedimento: le perplessità di Pichetto Fratin, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, riguardano soprattutto le tempistiche troppo ridotte per lo stop alla vendita di questi veicoli.
Inoltre, negli ultimi giorni si sta studiando anche l’effettivo beneficio che una maggior circolazione di auto elettriche avrebbe sull’ambiente. Considerando che una batteria di questo tipo contiene tra i 30 e i 60 kg di litio, l’attenzione in merito alla sostenibilità si pone quindi sulla sua estrazione. Il litio, infatti, lo si estrae dalle acque salmastre dopo precise perforazioni in piane saline. La zona in cui viene più eseguita questa attività è quella del “triangolo del litio” tra Cile, Argentina e Bolivia.
Questo metodo estrattivo richiede lunghi periodi di evaporazione e si usano sino a duemila tonnellate d’acqua per produrne una di litio. Un’altra tecnica utilizza invece il riscaldamento di composti, in combinazione con alcuni reagenti: in questo caso, la necessità di raggiungere alte temperature comporta l’uso di combustibili fossili e il conseguente rilascio di 9 tonnellate anidride carbonica per 1 di litio.
Gli stabilimenti che creano le batterie, inoltre, hanno un grande consumo di elettricità: un recente studio di Volkswagen ha dimostrato che un’auto alimentata a diesel emette meno anidride carbonica di una elettrica. Questo vale per i suoi primi 70.000 miglia di percorrenza ed è causato proprio dal modo in cui l’auto viene prodotta: fabbricare una batteria richiede l’estrazione di 250 kg di roccia, da cui ricavare i minerali.