Scatta l’allarme per 50mila lavoratori. Uno dei settori trainanti della penisola italiana rischia di rimanere a secco: che cosa sta succedendo.
Un indagine di Confesercenti prevede un grosso problema per uno dei settori italiani più importanti. Ad essere a rischio sono 50mila lavoratori. Andiamo a vedere cosa potrebbe succedere in primavera.
La Confesercenti è una delle associazioni di categoria che rappresenta le imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi, dell’artigianato e della piccola industria. Questa associazione rappresenta circa 350mila imprese italiane per un una occupazione di circa 1 milione di addetti. Inoltre è specializzata nell’erogazione di servizi a vantaggio delle imprese associate.
Tra queste troviamo agevolazione nell’accesso al credito bancario, assistenza fiscale e tributaria, formazione professionale e permanente, gestione di fondi professionali, assistenza sanitaria, previdenza integrativa, accesso ai sussidi pubblici per gli investimenti, convenzioni agevolate. Adesso proprio Confesercenti ha avvisato gli organi della penisola sul rischio che si corre nel corso di questa stagione primaverile. Infatti si parla di ben 50mila lavoratori a rischio. Andiamo quindi a vedere che cosa potrebbe succedere tra la fine di marzo e l’inizio di aprile.
Allarme lavoratori, sono 50mila quelli a rischio: il settore più colpito
La Confesercenti ha quindi avvisato del rischio che si corre per 50mila lavoratori. Il settore particolarmente colpito è quello del Turismo. Proprio la crescita di questo settore sta incontrando difficoltà visto che non si riesce a reperire del personale. A lanciare l’allarme ci ha pensato Assoturismo Confesercenti, sulla base di elaborazioni sul mercato del lavoro condotte da Cst. Nel 2022 i pernottamenti nelle strutture ricettive italiane hanno raggiunto quota 400 milioni ed al momento la tendenza sembra confermarsi anche per l’estate di quest’anno.
La situazione sembra critica però perché da un lato si prospetta un aumento della produzione e dei posti di lavoro, dall’altro le imprese continuano a registrare carenza di dipendenti. Questa difficoltà nel trovare personale è diventata una vera e propria emergenza. Già negli anni precedenti alla pandemia si era manifestata questa emergenza, tanto da raggiungere un vero e proprio allarme per un settore intero.
In questa situazione inoltre risulta impossibile gestire i picchi di attività, specialmente in alcune aree strategiche per il turismo come ad esempio la riviera romagnola. Problemi del genere si riscontrano anche in Sicilia e Sardegna. Nelle prossime settimane ci sarà un incontro proprio tra Confesercenti ed il ministro del Turismo Daniela Santanché e al ministro del lavoro Marina Elvira Calderone, con l’obiettivo di risolvere l’emergenza.