In un mondo tech non si contano le truffe online. Alcune sono facilmente individuabili, altre no.
Le grandi aziende sono quelle da sempre più colpite, si parte da loro perché insospettabili. IN fondo quando ci arriva una email da TIM, piuttosto che dalla nostra banca, o dalle Poste, siamo tentati di dargli credito, e fare tutto quello che ci dicono nei messaggi o nelle e-mail.
E’ così che nasce il phishing, la pratica più comune, quella comunemente che ti invoglia quasi a cliccare, o tappare in caso di smartphone, per aprire quel determinato link che fa scattare la trappola, e alla fine ti ruba dati, o peggio ancora soldi. Per quanto utilizzate, ci mettiamo del nostro per cadere in truffe.
Anche quelle pagine più simili alle aziende in questione, sono generalmente facilmente evitabili: nessuna banca, nessuna posta, nessun operatore telefonico ti chiede i dati tramite sms o e-mail, non lo può proprio fare in meno della privacy. Con un po’ di attenzione, intelligenza e riflessione, molte truffe sono schivabili. Ma per altre non è affatto così semplice.
Una che sta mietendo molte vittime online sfrutta l’e-commerce mediante il servizio più famoso del paese: la posta, nello specifico postepay, la carta più usata per lo shopping online. Così, un truffatore va su un sito di annunci, contatta direttamente un determinato venditore e gli dice di essere particolarmente interessato ad acquistare un dispositivo, un oggetto, qualsiasi cosa. Il truffatore in questa caso usa una strategia molto frequente, dice al venditore che è talmente tanto interessato a quel determinato oggetto, che può pagarlo in un brevissimo lasso di tempo. E qui parte la truffa.
Il truffatore mette in atto il suo piano diabolico dicendo al venditore di andare a uno sportello delle poste, in modo da poter ritirare immediatamente il denaro. Il venditore resta al telefono con il truffatore, mentre si trova allo sportello. Ecco i tre passi verso il baratro. Il primo è quello di inserire la propria carta, il secondo è quello di selezionare il circuito internazionale, quindi digitare su ricarica. A questo punto, capita di sovente che il truffatore dice al venditore quello che sarà un numero, presunto numero d’ordine, anche se in realtà è il numero della carta del truffatore: verrà inserito questo numero e la somma di denaro; una volta confermato, il truffatore attaccherà il telefono e non verrà mai più rintracciato.
@musshare La nuova truffa #postepay ♬ suono originale – Musshare
In questo processo, il venditore pensa di star per ricevere quanto pattuito, quando invece sta inviando dei soldi. Questo tipo di modalità di ricarica postepay permette al truffatore di prendere dei soldi, che il truffato non potrà più riprendere, tramite rimborso. Perché? Perché la ricarica PostePay è immediata, a differenza di un bonifico che può essere annullato. Occhi aperti.
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