Sai perché controlli sempre due volte che la porta sia chiusa? Il motivo è davvero sorprendente: quando scoprirai ciò che stiamo per dirti non riuscirai a crederci!
Tutti noi quotidianamente compiamo una serie di gesti in maniera automatica e ripetitiva. Spesso questo comportamento dipende dal fatto che improvvisamente ci viene il dubbio di aver già compiuto quell’azione specifica o meno.
Pensiamo, ad esempio, a quanto volte può capitare di ricontrollare che sia stato chiuso il gas prima di uscire di casa oppure di innaffiare di nuovo una pianta per paura di non averlo ancora fatto oppure di riaprire per l’ennesima volta la borsa per verificare di aver preso con sé tutto il necessario. Sicuramente, però, uno dei gesti più frequenti in questo senso è quello di chiudere la porta due volte. Ma perché ci comportiamo così? Scopriamolo subito.
Come abbiamo anticipato poco fa, spesso capita di ricontrollare almeno due volte di aver chiuso la porta di casa. Perché lo facciamo? Di sicuro, si tratta di un gesto che può farci stare più tranquilli in quanto, qualora ci fossimo dimenticati di farlo, ci permetterebbe di correre ai ripari da eventuali rischi. In realtà, c’è però anche una spiegazione più profonda a questa abitudine. Sai già di che cosa stiamo parlando? Quando lo scoprirai non riuscirai a credere ai tuoi occhi. Guarda un po’ qua: davvero pazzesco!
Ebbene, se anche tu controlli sempre due volte di aver chiuso la porta di casa è per questo motivo ben preciso. Non si tratta soltanto di un modo per toglierti ogni dubbio e stare più tranquillo, ma è anche un gesto che affonda le proprie origini nella psicologia. Ma niente paura, perché nella maggior parte dei casi è un’azione automatica e meccanica che si innesca nella nostra mente senza gravi ripercussioni.
Talvolta, però, questo semplice dubbio può trasformarsi in una vera e propria ossessione. In questo caso, potremmo trovarci di fronte ad un disturbo ossessivo compulsivo (DOC). Nelle situazioni meno gravi è una fissazione che può durare solo pochi secondi, altre volte invece può diventare un problema invalidante per la qualità della nostra vita. Se, quindi, ci si rende conto di avere un disturbo ‘ingestibile’ è importante rivolgersi quanto prima ad uno specialista che saprà consigliarci e prescriverci eventualmente le terapie più opportune da seguire.
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