Un’azienda particolarmente importante ha annunciato il suo addio al latte fresco in Italia. Ecco che cosa succede ora
Il latte è sempre stato un alimento fondamentale della dieta degli italiani, presente sulle tavole delle famiglie italiane da generazioni.
Tuttavia, negli ultimi anni, molte sono state le sfide che hanno influenzato il mercato del latte, tra cui cambiamenti nell’economia, nella società e nell’ambiente. Ciò ha portato ad un cambiamento di rotta per alcune aziende, come quella di cui parleremo in questo articolo, che hanno deciso di abbandonare il latte fresco in Italia. Ecco chi ha deciso di dire addio al latte fresco in Italia.
L’azienda che ha deciso di dire addio al latte fresco in Italia
Una delle decisioni più sorprendenti in questo senso è stata quella presa dalla Granarolo, un’azienda leader nel settore lattiero-caseario in Italia. La notizia ha fatto molto scalpore tra i consumatori e gli addetti ai lavori, poiché il latte fresco è sempre stato uno dei prodotti principali dell’azienda. La decisione di Granarolo di dire addio al latte fresco in Italia è stata presa con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e rispondere alle esigenze dei consumatori.
Con il passaggio al nuovo latte pastorizzato a temperatura elevata, il marchio ha prolungato la shelf-life del prodotto del 60%, portandola da 6 a 10 giorni. La scelta è stata motivata anche dall’abitudine dei consumatori di preferire prodotti con una scadenza più lontana nel tempo, che ha portato i supermercati a ritirare le confezioni di latte prima della scadenza, generando una significativa quantità di rifiuti. Inoltre, il passaggio al nuovo latte permette di ridurre il costo dei resi e del successivo smaltimento, gestiti dal produttore o dal distributore.
Un ulteriore motivo per cui la Granarolo ha deciso di dire addio al latte fresco sta anche nelle normative italiane. L’Italia è infatti l’unico Paese ad aver stabilito per legge che la scadenza del latte fresco avviene in 6 giorni. Si tratta di una normativa vecchia che non tiene conto delle più recenti innovazioni che hanno permesso di “allungare la vita” del latte, come il miglioramento dei sistemi di raccolta e della catena del freddo.
Addio al latte fresco
Dunque, Granarolo ha deciso di ridurre lo spreco alzando ulteriormente la temperatura di pastorizzazione e allungare di molto la scadenza del latte. Tuttavia, questo ha comportato, secondo quanto stabilito dalle normative, di poter scrivere sulla confezione “latte fresco pastorizzato di alta qualità”. L’azienda ha infatti deciso di sostituire questa dicitura con “latte pastorizzato a temperatura elevata ottenuto da latte crudo per l’alta qualità”.
Il latte è quindi lo stesso, fatto con la medesima materia prima e dal medesimo allevamento. I nutrienti, come le proteine, i carboidrati, i grassi e il calcio non hanno subito variazioni, così come anche il suo sapore. È importante ricordare, infine, che le nuove confezioni di latte Granarolo utilizzeranno il 13% di plastica in meno.