Che gli occhi siano un organo fondamentale è scontato. Ma quante cose sappiamo al riguardo? Ecco le curiosità più assurde.
Gli occhi, si sa, sono un organo fondamentale. Chiamati anche come bulbi oculari, fanno parte dell’apparato visivo e si occupano di catturare i dati provenienti dell’ambiente che ci circonda. In tal senso, la luce gioca un ruolo fondamentale: viene raccolta dall’occhio che riesce a trasformarla in un’immagine, dalla quale si sviluppano i segnali elettrici successivamente inviati al cervello, che a sua volta si occupa della loro elaborazione ed interpretazione. Questo meccanismo che ci appare tanto complesso si verifica in continuazione.
Noi esseri umani non siamo i soli ad avere un apparato dal funzionamento così eccezionale. Gli animali, in generale, hanno acquisito capacità sempre più sorprendenti durante la loro evoluzione. Gli occhi sono un organo assai complesso (il secondo dopo il cervello), oltre che molto rapido, e nascondono alcune curiosità di cui in pochi sono a conoscenza. Ovviamente non riguardano solamente la nostra specie: vi sorprenderà scoprire qual è, per esempio, l’animale che ha l’occhio più grande al mondo o quello dalle pupille rettangolari.
Occhi, i fatti più incredibili
La prima curiosità ha a che vedere con le fasi di sviluppo di questo organo, tanto importante quanto complicato. Quando ci troviamo nel grembo materno siamo già in grado di distinguere la luce e il buio. La prima, infatti, viene percepita come viola o rossa. Una volta nati, la vista non è ancora completamente sviluppata: inizialmente siamo miopi e vediamo solo ciò che si trova ad una distanza di 20-25 cm da noi – come, per esempio, il viso dei nostri genitori. Ci voglio due settimane affinché gli occhi si sviluppino.
Il bulbo oculare è il muscolo più veloce del nostro corpo. Ciò è dovuto al fatto che necessita di idratazione costante e lo sbattere delle palpebre ha proprio lo scopo di spargere il film lacrimale (che fa da contatto tra l’occhio e l’ambiente esterno) sulla sua superficie. Per questo motivo quando passiamo molto tempo davanti allo smartphone o al pc tendiamo a sentire una fastidiosa secchezza agli occhi. Tornando alla loro velocità, secondo i dati il battito delle palpebre ha una durata pari a 150 millisecondi e in media sbattiamo gli occhi circa 15 volte al minuto. Ecco la spiegazione all’espressione “in un batter d’occhio”.
Passando all’universo animale, gli occhi più grandi al mondo appartengono al Calamaro Colossale, con ben 27 cm di diametro. Si tratta della più grande specie di calamaro, che vive negli abissi marini e per questa ragione ha bisogno di avere una vista fine per trovare prede in un ambiente in cui la luce manca e i predatori sono sempre in agguato. Lo struzzo, da parte sua, è il volatile con l’occhio più grande, tanto grande da avere una dimensione maggiore del suo stesso cervello. I suoi occhi gli permettono di scrutare tutto dettagliatamente e scovare ogni possibile minaccia.
Le capre si contraddistinguono per la forma delle loro pupille, che possono ruotare fino a 50 gradi, coprendo un’area di quasi 360 gradi. Il merito è dell’evoluzione: essendo un animale da pascolo, le capre sono sempre allerta (per via dei possibili attacchi dei predatori): così le loro pupille hanno assunto una forma rettangolare. Infine, ecco svelato il motivo per cui gli astronauti non riescono a piangere mentre si trovano nello spazio, come raccontato da Andrew Feustel, pilota che nel corso di una missione si è ritrovato con dell’antiappannante usato per il casco finitogli nell’occhio. L’incidente lo ha fatto lacrimare, eppure le lacrime non si sono staccate dall’occhio: la ragione è l’assenza di gravità.