Il Festival di Sanremo sta creando grande emozione tra il pubblico e gli appassionati musicali italiani, anche se le polemiche ci sono sempre e questa volta tocca a Beppe Vessicchio
La presenza, a distanza, di Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo ha fatto parlare molto alla vigilia della kermesse in terra ligure, ed anche il maestro Beppe Vessicchio ha voluto dire la sua sulla situazione. Il Festival di Sanremo è uno degli eventi maggiormente seguiti, e attesi, nel nostro paese e questo porta a parlarne anche molte settimane prima della sua messa in onda. Quest’anno la polemica generale è arrivata sulla scelta di ospitare nella kermesse canora, con la lettura di una sua lettera, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Questa scelta di Amadeus, direttore artistico, e degli autori però ha alzato un discreto polverone, soprattutto tra gli appassionati che non hanno accettato di buon grado questa scelta. È dovuto intervenire lo stesso conduttore per dire la sua su questa situazione, chiarendo alcuni aspetti, e soprattutto rivelando che non ci sarà nessun video messaggio ma solo una lettera scritta dall’ucraino, tradotta in italiano.
Beppe Vessicchio, le critiche del maestro per Zelensky
Beppe Vessicchio, intercettato da La Verità, ha voluto dire la sua sull’ospitata di Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo, accolta dalle critiche generali: “Sono vecchio e ho nostalgia di quei festival dove c’era un cantante dietro l’altro fino a tarda notte con rischio di noia mortale. Senza ospiti, senza comici o attori in promozione”.
Beppe Vessicchio in un’altra intervista – concessa al sito Sussidiario.it – ha voluto ricordare una concetto essenziale, ovvero che la musica è uno dei veicoli della pace e dello stare insieme, il che va in contrapposizione con la presenza di Volodymyr Zelensky a Sanremo: “L’argomento pace è già presente con la musica che si canta, ne è il linguaggio per eccellenza. Quanta fragilità, quanto bisogno di riscatto. Quanto bisogno d’amore, anche se talvolta espresso con rabbia, con crudezza e rancore”.
Lo storico maestro del Festival di Sanremo ha voluto poi elogiare Amadeus per la scelta di continuare a essere al timone della kermesse canora: “Amadeus si è preso un incarico delicato in un momento critico. I risultati che stanno a cuore ai partecipanti di questa fantastica giostra ci dicono che è stato bravo. Una svolta spetterà a chi verrà dopo”. Nonostante le polemiche, insomma, la sensazione del maestro è che questa edizione del Festival di Sanremo possa portare ad un ennesimo record conquistato da Amadeus, che da quando è al comando della kermesse sanremese sta migliorando i risultati di volta in volta. La scelta di Chiara Ferragni al proprio fianco, fatta dallo stesso conduttore, è indicativa della volontà del direttore artistico di offrire sempre varietà e attirare un numero sempre maggiore di spettatori.
