Pratica molto discussa, che da molti è considerata priva di fondamenti scientifici e, anzi dannosa. Adesso, però, arriva una svolta del tutto inaspettata
E’, da sempre, un tipo di terapia molto divisiva. C’è chi la considera un tipo di medicina alternativa molto efficace in taluni casi. Chi, invece, la ritiene una pratica da stregoni, che illude la gente, promettendo benefici miracolosi e immediati. Che, evidentemente, poi non arrivano. Oggi, però, sull’agopuntura arriva una svolta.
Prima di tutto, però, facciamo chiarezza. Sull’agopuntura se ne sono dette e scritte tante. Non tutti, in realtà, sanno cosa sia realmente e a cosa serva. La terapia propugna l’uso dell’inserzione di aghi in specifici punti del corpo umano, al fine di promuovere la salute e il benessere dell’individuo: secondo la medicina tradizionale cinese, stimolando questi punti si possono correggere gli squilibri nel flusso del qi attraverso canali conosciuti come “meridiani”.
L’origine dell’agopuntura in Cina è incerta. Quel che è certo è che, nei secoli, la pratica si è diffusa con grande velocità e convinzione in molte parti dell’Asia. Essa è inclusa nel corpo teorico-pratico della medicina tradizionale cinese, di cui costituisce una delle sue 5 componenti (insieme a dieta, fitoterapia, massoterapia e le ginnastiche psicofisiche quali Qi Gong e Tai Chi).
Diversi studiosi e scienziati la considerano però una pratica non efficace. Non solo, priva di basi scientifiche. E, anzi, in numerosi casi anche dannosa. Adesso, però, arriva una svolta inaspettata.
L’agopuntura adesso è riconosciuta
Possiamo dire, di fatto, che, con questa decisione, l’agopuntura viene “riabilitata”. Recentemente, infatti, questa pratica è stata inserita nel Sistema Nazionale – Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del trattamento del dolore. Soprattutto con particolare riferimento ad alcuni tipi di patologia.
Il documento redatto e riconosciuto dall’Istituto Superiore di Sanità, infatti, parla di una maggiore efficacia dell’agopuntura rispetto ai farmaci nella profilassi dell’emicrania cronica ed episodica. Una vera e propria svolta. Questo anche perché i sostenitori della pratica da sempre la considerano un metodo che riduce quasi a zero gli effetti collaterali.
A differenza delle cure farmacologiche che, notoriamente, possono avere effetti indesiderati. A patto che sia eseguita da personale medico adeguatamente preparato. Come sempre accade, infatti, quando parliamo di salute, vi invitiamo sempre a non affidarvi a persone improvvisate, che spesso possono rivelarsi dei ciarlatani.
Soddisfazione è stata espressa dalla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura. La sfida, adesso, dovrebbe essere quella di implementare una rete professionale per la somministrazione qualificata e in sicurezza di questa pratica. Sono ancora pochi i centri censiti e autorizzati (meno di 150 in tutta Italia). Dislocati, peraltro, quasi tutti al Nord e con poca diffusione al Sud e sulle Isole.