Un progetto che si pone l’obiettivo di eliminare o, almeno, mitigare il problematico digital divide emerso in tutta la sua portata con la pandemia
Il mondo delle telecomunicazioni e, in particolare, dei gestori telefonici, è sempre in continua evoluzione. Sia per quanto riguarda le offerte (e spesso ve ne parliamo). Ma anche per ciò che concerne l’implementazione di nuove tecnologie. Quella di cui vi parliamo oggi siamo certi che vi interesserà molto.
Impossibile vivere senza internet. Eppure, vi sono numerose famiglie, soprattutto in determinate zone d’Italia, che hanno ancora difficoltà a essere connesse. Un po’ per l’atavico digital divide, emerso in tutta la sua pericolosità con la pandemia. Un po’ per ragioni economiche.
Questo perché, sia che si tratti di telefoni cellulari e smartphone, sia che si tratti di linea internet da casa, non possiamo più vivere disconnessi. Per qualcuno un modo fondamentale, non solo per lavorare, ma anche per le relazioni personali. Perché permette di sentirsi vicini a chiunque. Per altri, invece, una tendenza alienante, che, invece, uccide i rapporti sociali.
Ma questa è la realtà e così dobbiamo fare i conti. Molto meglio, allora, essere a conoscenza di tutte le nuove tecnologie che gli operatori lanciano. Anche per eliminare il problematico digital divide, emerso in tutta la sua portata con la pandemia. E che non permette al Paese Italia di essere realmente unito.
La notizia che è arrivata negli ultimi giorni lascia sicuramente ben sperare per migliorare lo stato della connessione in alcuni luoghi del nostro Paese, solitamente tagliati fuori. Iliad e Windtre hanno infatti perfezionato il closing per la società Zefiro Net, joint venture paritetica il cui capitale sociale è detenuto al 50% da ciascuno dei due soci. L’obiettivo è quello di condividere e gestire congiuntamente le rispettive reti di telefonia mobile nelle aree meno densamente popolate del territorio nazionale.
Con questa operazione – autorizzata dalle istituzioni e Autorità per i profili di rispettiva competenza – i due operatori lavorano sinergicamente per accelerare la diffusione delle reti di telefonia mobile, incluse quelle 5G, con “rilevanti benefici in termini di disponibilità di servizi a banda ultralarga per gli abitanti delle aree in cui opera la joint venture”, si legge in una nota congiunta. Zefiro Net ha acquistato la proprietà e la gestione tecnica – per conto dei due soci – dell’infrastruttura fisica che consente la fornitura di servizi radiomobili in un’area in cui risiede circa il 26,8% della popolazione italiana.
Il cda sarà composto da 6 componenti, 3 nominati da Windtre e 3 nominati da Iliad Italia. Il totale dei siti radio che confluiranno nella nuova società è di circa 6600 (sui 21000 totali di Windtre) ai quali si aggiungono circa 570 siti di trasmissione e 380 ripetitori. Secondo quanto riferiscono i sindacati la nuova società conterà circa 50 dipendenti (40 provenienti da Windtre e 10 da Iliad).
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