Consultare la posta elettronica per molti è indispensabile, soprattutto se si ha un indirizzo di posta elettronica anche per motivi lavorativi. Il rischio di ricevere una email falsa è concreto, per questo è bene tenere gli occhi bene aperti.
Gli smartphone sono ormai diventati parte integrante della nostra quotidianità e ci permettono di compiere molteplici funzioni, compresa la consultazione della casella di posta elettronica. Per molti si tratta di un’azione indispensabile, specialmente se si ha anche un indirizzo (a volte anche più di uno) per motivi lavorativi. In casi come questi il controllo non può che venire più volte al giorno, al punto tale da generare quasi una dipendenza.
Consultare le mail per molti è indispensabile
Essere costantemente reperibili per motivi professionali è più che inevitabile per molti, ma sarebbe un errore pensare che si tratti di una situazione che riguarda esclusivamente i dottori. Anzi, la tecnologia ha reso sempre più diffuso questo fenomeno, al punto tale che sempre più spesso anche un semplice impiegato potrebbe essere chiamato a svolgere un lavoro al di fuori dell’orario “ufficiale”.
Questo, inevitabilmente, può generare un po’ di stress, anche se alla lunga quasi si finisce per affrontare la situazione quasi come un’abitudine e non si avverte più il peso dei primi tempi. Del resto, in nostro aiuto interviene lo smartphone, che permette di consultare la posta elettronica in ogni momento.
Uno dei rischi che si possono correre in questi casi è dato dalla possibilità di ricevere una email falsa, circostanza ormai sempre più diffusa. È proprio per questo che ognuno dovrebbe tenere gli occhi bene aperti se non vuole andare incontro a conseguenze tutt’altro che piacevoli.
Ricevere una mail falsa: un rischio concreto
Essere in possesso di un antivirus sul proprio PC o computer non mette al riparo dalla possibilità di ricevere una mail falsa, come dimostrano le numerose segnalazioni che arrivano da più parti. Questo fenomeno ha un nome specifico, il phishing, tecnica che spinge un utente a comunicare dati personali fingendo di essere un’azienda nota o un parente.
Fortunatamente ci sono dei segnali piuttosto diffusi che possono essere da campanello d’allarme e che ci permettono di individuare più facilmente eventuali comunicazioni sospette. Vediamo quindi quali sono.
Innanzitutto è bene controllare l’indirizzo, in molti casi, infatti, ci si spaccia per un’azienda conosciuta, quali ad esempio corrieri di spedizione o Poste Italiane, per segnalare un problema a un pacco. L’idea che ci sia un disservizio spinge in modo quasi naturale a saperne di più, specialmente se davvero si è fatto un ordine online, ma non lo si dovrebbe fare mai. Qui, infatti, è solitamente presente un link che porta il mittente a entrare in possesso dei dati personali del destinatario senza che questo se ne accorga.
Se si vuole davvero spingere l’utente ad aprire la missiva si possono utilizzare messaggi ingannatori, quali la comunicazione di una vincita, con termini che possono generare terrore, quali “rimborso” o “avviso di sicurezza”, che danno l’idea di come sia necessario agire in modo tempestivo. Le mail di phising inoltre contengono spesso errori di ortografia facilmente visibili o immagini di scarsa qualità. Difficilmente inoltre sono personalizzate, ma hanno scritte quali “caro cliente”, che fa capire come queste comunicazioni siano partite in modo automatico senza alcuna cura.
La raccomandazione più importante resta comunque sempre la stessa: mai cliccare sui link interni, il rischio di trovarsi il conto corrente prosciugato è più che concreto.