Le pensioni in Italia sono tra le più basse d’Europa, al punto tale che diventa difficile per molti arrivare a fine mese. Chi si aspettava un aumento a partire dall’inizio del nuovo anno dovrà rassegnarsi e fare ancora sacrifici.
Il costo della vita ormai da mesi è cresciuto, al punto tale da arrivare a mettere in difficoltà tantissimi italiani, anche chi prima non aveva particolari problemi a gestire le spese previste in ogni casa. Del resto, gli aumenti hanno riguardato praticamente tutti i settori, dai prodotti alimentari al carburante, ma senza dimenticare le bollette. Il problema non può che essere ancora più grave per chi percepisce pensioni basse e già prima faticava ad arrivare a fine mese.
Non è certamente una novità sentire che le pensioni che molti italiani ricevono siano troppo basse, non solo se confrontate con quello che accade in molti altri Paesi industrializzati, ma soprattutto se si prende in considerazione gli aumenti che si sono registrati nell’ultimo periodo. Trovare persone che non siano preoccupate per la propria situazione è sempre più raro ed è per questo che in più occasioni sono stati lanciati appelli alle associazioni di categoria affinché potesse essere messo in atto un intervento strutturale da parte del governo.
A farne le spese, come spesso capita, sono soprattutto le donne, che già nel corso della loro carriera lavorativa si ritrovano a percepire guadagni più bassi rispetto agli uomini. Un quadro certamente poco incoraggiante, che si aggiunge alle discriminazioni che spesso si ritrovano a subire da alcuni imprenditori, che scelgono di non assumerle nel timore che possano assentarsi a causa di una gravidanza.
Alcuni avevano però tirato un sospiro di sollievo nel momento in cui era stato annunciato un aumento, calcolato in modo percentuale sulla base dei guadagni di ognuno, dettato dalla volontà di dare un sostegno concreto in seguito all’aumento dell’inflazione. E invece questo avverrà solo in parte.
Nei mesi passati era stato accolto il 2023 come l’anno che avrebbe portato a un aumento delle pensioni, misura pensata per venire incontro ai tanti italiani che sono in difficoltà a causa del rialzo del costo della vita. Salvo colpi di scena, però, questo non accadrà nel mese di gennaio che è ormai alle porte. La causa? I tempi sarebbero troppo stretti per poter effettuare il calcolo necessario.
Tutto questo era possibile grazie a un sistema che prende il nome di perequazione, termine con cui si intende quel meccanismo che scatta con cadenza annuale e che punta a preservare il potere d’acquisto di molte persone, in modo tale da percepire un importo mensile che consente a ognuno di mantenere lo stesso tenore di vita. La percentuale stabilita per il 2023 che ci apprestiamo ad accogliere è del 7,3%, il che significa da un minimo di 38 euro in più per le pensioni minime a salire.
Il provvedimento entra però definitivamente in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, cosa che però non è ancora avvenuta. Se non ci saranno ulteriori slittamenti, difficilmente lo scatto aggiuntivo non partirà prima del mese di marzo. Nonostante il ritardo, c’è comunque una parziale buona notizia che non potrà che fare piacere a molti italiani: a quel punto, infatti, saranno accreditati gli aumenti non goduti nei mesi precedenti. E non è finita qui: grazie a una decisione presa dal nuovo governo le pensioni minime passeranno da 525,38 a 600 euro.
Il microonde in casa è utilissimo, ma non solo per scaldare i cibi. Ecco 4…
La piastra è comodissima per arrostire, tostare, perfino cuocere alcuni alimenti. Vuoi eliminare le incrostazioni…
Sei pronto per la bella stagione in arrivo? Se vuoi un’estate da favola scegli il…
Nelle scorse settimane ha avuto inizio l'avventura di Fiore Argento all'Isola dei Famosi e, da…
Scatta l’allarme dopo il suo utilizzo crescente. Attenzione alle recensioni false su Amazon: ora ci…
Se hai i capelli molto grassi, che si sporcano facilmente poco dopo il lavaggio, fai…