La pandemia ha portato alla diffusione sulle strade dei monopattini elettrici, utilizzati anche in città. Ben presto, però, la vita sarà davvero dura.
Le restrizioni introdotte per fermare la diffusione del Covid hanno portato gli italiani a modificare radicalmente le proprie abitudini. Il numero di persone che utilizzava i mezzi pubblici, ritenuti veicolo di contagio, si è ridotto drasticamente, a favore delle auto. Allo stesso tempo, in tanti hanno scoperto i monopattini elettrici, utilizzati per spostarsi nelle grandi città, anche se non adatti per chi deve percorrere grandi distanze.
I monopattini elettrici piacciono sempre di più
Fino a qualche tempo fa pensare di vedere sfrecciare i monopattini elettrici in città sembrava essere quasi impossibile. E invece la pandemia ha modificato anche questo modo di agire, spingendo molti a sceglierli perché permettevano di ridurre al minimo la possibilità di contrarre il Covid-19.
Certamente chi non è particolarmente esperto con un mezzo simile ha dovuto prenderci familiarità ma molti, una volta provati, difficilmente hanno fatto marcia indietro. Non a caso, molti li utilizzano anche ora che le limitazioni agli spostamenti sono ormai un ricordo.
Nonostante tutto, sono ancora diverse le segnalazioni di incidenti avvenuti alla guida di un mezzo simile, anche solo per una semplice disattenzione. Questa situazione sta così spingendo il governo ad agire e a predisporre una normativa ad hoc.
Farla franca sarà difficile
Sulla base dei dati relativi al 2021-2022 sono state 23 le vittime in seguito a incidenti che hanno coinvolto i monopattini elettrici. Un numero che, a detta delle istituzioni, non dovrebbe essere sottovalutato e che richiede un intervento tangibile a livello normativo.
In occasione dell’incontro che si è tenuto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 22 dicembre 2022, si è così provato a discutere delle modifiche che potrebbero presto entrare in vigore.
Una delle idee allo studio sarebbe l’introduzione dell’obbligo di indossare il casco, oltre alla volontà di intensificare i controlli soprattutto nelle ore notturne. Entrambe queste misure garantirebbero spostamenti in maggiore sicurezza per tutti gli utilizzatori di questo mezzo. Si pensa inoltre alla necessità di inserire su questi veicoli le targhe, esattamente come quelli a motore, in modo tale da renderli più riconoscibili, specialmente se dovesse verificarsi un sinistro di cui è difficile individuare la responsabilità.
Un ulteriore incontro è già stato programmato per il mese di gennaio, momento in cui saranno messe nere su bianco tutte le proposte. A quel punto viaggiare liberamente nel 2023 sarà sempre più difficile.