Il 2023 vedrà enormi cambiamenti soprattutto per quanto riguarda i bonus del governo. Il contributo per le bollette cambierà totalmente. Ecco cosa hanno deciso di fare.
Le notizie più importanti che riguardano il bonus bollette sono sicuramente quelle che riguardano il reddito Isee. La decisione, infatti, è quella di attribuire ad ogni famiglia una classe di consumo di luce e gas con la quale sarà possibile accedere a diversi livelli di sconto sull’energia.
Ecco cosa prevede la nuova legge di bilancio del Governo
I costi, infatti nell’ultimo periodo sono aumentati vertiginosamente e il Governo ha deciso che era arrivato il momento di intervenire in maniera netta. Nella nuova legge di bilancio discussa in parlamento, è stata proposta la ristesura del bonus bollette i cui dettagli verranno discussi alla fine dell’anno dall’autorità di regolazione per energia, ambiente e reti (Arera).
Il contributo, in questo modo, diventerà più equo poiché le ipotesi sono quelle di suddividere in tre fasce Isee il bonus energia o in sole due fasce a seconda del reddito familiare.
Per quanto riguarda la proposta con le tre fasce saranno così distinte: i cittadini con Isee che va da zero a 8265 € riceveranno un aiuto economico per l’energia elettrica pari a 100 € circa.
Famiglie con reddito Isee tra gli 8256 e 12.000 € potranno giovare di uno sconto che si aggirerà intorno ai 70 80 €. I contribuenti con Isee tra i 12.000 e i 15.000 € potranno usufruire del bonus pari a 50 60 €.
Regole ad hoc anche per chi usufruisce del mercato libero
Nel caso in cui le fasce dovessero essere due sarebbero le seguenti: cittadini con situazione economica familiare che va da zero a 8265 € riceveranno un bonus bollette pari a 100 € e i cittadini con Isee da 8265 a 15.000€ avranno diritto al bonus bollette pari a 60 70 €; inoltre, il Governo sta studiando i dettagli per quanto riguarda i cittadini che hanno usufruito del mercato libero, cioè che non dipendono dalle tariffe fissate da Arera.
A queste famiglie verranno bloccati i rimborsi non appena raggiunti i tetti di consumo dell’anno precedente. Infine, l’ultima modifica che riguarda l’adeguamento tariffario che non sarà più trimestrale ma su base mensile. I prezzi del gas, saranno registrati ogni mese e quindi risulteranno più congrui all’effettivo consumo.
Il fatto che ad occuparsene sia stato Arera, l’autorità di regolazione dell’energia, ha scatenato non poche polemiche. In molti, infatti sostenevano che i dettagli dell’operazione dovevano essere seguiti dal Governo senza delega alcuna. Non resta, quindi che aspettare e vedere cosa sarà previsto per il prossimo anno soprattutto per venire incontro alle numerosissime famiglie in difficoltà economica.