L’attesa è finita. Avatar 2, l’attesissimo sequel è finalmente giunto nelle sale cinematografiche di tutto il mondo e con lui il ritorno alla pirateria
Finalmente, dopo 13 anni dal primo capitolo ritorna nelle sale cinematografiche il capolavoro di James Cameron: Avatar2. La corsa ai biglietti è stata spietata e nelle sale di tutto il mondo per giorni si è registrato il sold-out. Dal 14 dicembre Avatar 2: La via dell’acqua, il secondo capitolo che racconta la storia di Jake Sully e della sua vita sul fantastico mondo di Pandora, ha incassato in tutto il mondo più di un miliardo di dollari in sole due settimane di proiezione.
Un risultato notevole soprattutto tenendo conto degli ultimi difficili anni che il mondo dello spettacolo ha vissuto e che per quasi due anni ha visto le sale cinematografiche vuote. Un successo enorme se si pensa che, da quando i contenuti multimediali come film, serie tv e musica si sono trasferiti sulle piattaforme streaming, molti hanno abbandonato l’abitudine di recarsi al cinema. Ora però che la pandemia e il lockdown sembrano essere un ricordo lontano, il cinema ritorna a farla da padrona, e con Avatar2 James Cameron ha segnato un nuovo inizio per la ripresa del mondo del cinema.
Avatar2: spopola la pirateria
Quando però accadono grandi cose come questa c’è sempre di fondo una nota stonata, che in questo caso è rappresentata dal boom di click sui siti di pirateria. Ebbene sì, sembrano essere riaffiorati nelle ultime settimane svariati siti che promettono la visione di Avatar2 in contemporanea con l’uscita al cinema. Nello scorso decennio la lotta allo streaming illegale e alla pirateria informatica dei contenuti multimediali aveva dato un bel da fare alle autorità.
Con l’avvento delle piattaforme di streaming come Netflix, Prime Video, Now Tv e Disney+, il ricorso alla pirateria sembrava essersi dissolto, grazie soprattutto ai prezzi molto accessibili degli abbonamenti. Avatar2 però ha battuto ogni previsione, e non solo in termini di incasso: dozzine i siti che offrono la visione della pellicola, illegalmente, rimandando ad altri siti che con molta probabilità hanno lo scopo di truffare l’utente.
Nel dettaglio, si tratta di siti che utilizzano la tecnica del Phishing, ovvero l’impiego dell’ingegneria sociale per studiare il comportamento degli individui online e che gli hacker utilizzano per sottrarre informazioni degli utenti o dell’azienda attraverso le email. Quindi il consiglio è di fare molta attenzione e di non affidarsi a questi siti, e se volete guardare il film ma volete evitare le sale affollate vi basterà aspettare qualche mese e vederlo comodamente a casa in streaming su Disney+.
