Il volere della Commissione Europea spesso condiziona e non poco l’economia. E quanto si sta decidendo porterà senz’altro diverse problematiche alle aziende
Sappiamo bene quanto i diktat dell’Europa siano mal digeriti da molti Stati membri. Ma sappiamo anche quanto, l’operato di Bruxelles, influenzi il mercato. Ebbene, la decisione che sta maturando in seno alla Commissione Europea è certamente qualcosa che scompaginerebbe molto il settore tecnologico.
Del resto, sappiamo, per esempio, quanto la volontà di arrivare il prima possibile ad abbassare le emissioni dei CO2 stia influenzando il mercato dell’automotive. La Commissione Europea, infatti, vuole che entro il 2035 non vengano più prodotte autovetture con i motori a combustione. E le case automobilistiche stanno facendo buon viso a cattivo gioco, adeguandosi.
E ne sa qualcosa anche Apple. La UE ha infatti approvato il caricabatterie unico. Entro la fine del 2024 tutti gli smartphone, i tablet e le fotocamere digitali vendute nell’Unione Europea avranno la stessa porta di ricarica. E Cupertino non ha potuto che annunciare il proprio proposito (obbligato) di adeguarsi.
Ora si sta cercando di sviluppare e implementare processi per la produzione di batterie a emissioni zero in Europa. L’obiettivo è, tra l’altro, ridurre i costi di produzione delle celle di circa il 60 per cento e dimezzare il consumo energetico. Il progetto dal titolo: “Produzione europea di celle di batteria a zero emissioni di carbonio con processi sostenibili e innovativi e progettazione di elettrodi 3D per la produzione” ha una durata di tre anni ed è finanziato con 4,85 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon dell’Unione Europea.
Il progetto si concentra sullo sviluppo e l’implementazione di innovazioni per il risparmio di risorse nella costruzione di celle. Nello specifico, i partecipanti al progetto vogliono concentrarsi su elettrodi ad alta efficienza energetica senza composti organici volatili. L’attenzione è rivolta alla bagnatura, alla formazione e all’invecchiamento.
Ma non è l’unica novità che si studia in Europa. Anche se, in questo caso, parlare di novità è forse improprio dato che, in realtà, si tratterebbe di un ritorno al passato. Sempre collegato agli aspetti riguardanti l’inquinamento, le aziende dovranno lavorare per realizzare le proprie batterie con materiali riciclabili. Ma non solo.
La principale novità per i produttori di dispositivi mobile è rappresentata dall’obbligo di possibile rimozione delle batterie usate nei device elettronici, che devono poter essere sostituite facilmente. Un po’ com’era un tempo, insomma. Chi ha qualche anno in più, infatti, ricorda che i nostri cellulari non erano dei blocchi unici, come gli smartphone Samsung e Apple di oggi. Ma che la batteria era estraibile. E, quindi, sostituibile.
Attualmente (e già da diversi anni), i brand tecnologici adottano batterie non rimovibili, in quanto tale soluzione consente loro di rendere i dispositivi più sottili e leggeri. Ma adesso, l’Europa sta pensando ad altro. Staremo a vedere cosa accadrà.
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