Mentre il caro bollette non sembra regredire, l’Antitrust comunica ai consumatori che potranno ottenere un risarcimento da queste compagnie.
In queste ultime settimane l’Antitrust ha lavorato duramente per verificare e condannare tutte quelle compagnie di gas che non hanno rispettato i paletti imposti dal Governo con l’ultima riforma in tema di economia e finanza. A pagare, ovviamente, sono stati i consumatori, ignari della situazione.
Con la crisi energetica che incalza e il costo della vita sempre più caro, per i consumatori sapere che il Governo sta lavorando per alleggerire questa situazione è davvero importante, soprattutto in merito al calo delle tariffe della fornitura di gas. La situazione però è nella realtà ben diversa da quella che i consumatori si aspettavano, e molte compagnie di distribuzione stanno adesso facendo i conti proprio a tal proposito.
Caro bollette illegale. Ecco chi può chiedere il risarcimento
Quello che è accaduto nelle ultime settimane ha allertato milioni di italiani che nell’ultimo anno si sono ritrovati a pagare i consumi di gas per cifre mai viste prima. A tal proposito, l’Antitrust ha deciso di penalizzare con importanti sanzioni tutte quelle compagnie che non hanno rispettato il decreto Aiuti bis. Secondo le verifiche dell’Antitrust sarebbero l’80% delle compagnie di distribuzione a non aver attuato lo stop previsto dal decreto sugli aumenti delle tariffe. Si tratta di compagnie importanti del mercato libero dell’energia come Eni, Edison, Enel, A2A, Hera, Acea e Engie.
Il decreto Aiuti Bis prevedeva una sospensione delle clausole contrattuali che permettono ai gestori di modificare le tariffe delle forniture unilateralmente. Il blocco, in vigore dal 10 agosto, cadrà solo ad Aprile 2023, ma nonostante questo molte aziende hanno comunque aumentato in questo lasso di tempo le tariffe all’insaputa dei consumatori. L’Antitrust ha per questo deciso di penalizzare queste sette compagnie con l’obbligo di ripristinare le tariffe praticate prima del blocco.
Ora per i quasi 3 milioni di consumatori, che si sono visti alzare le tariffe per tutto l’anno, sembrerebbe esserci la possibilità di richiedere un risarcimento, che si ipotizzi andrà scalato sulle future forniture. Le società coinvolte al momento non hanno comunicato nulla ai propri consumatori, e anzi si pensa che dovranno essere i consumatori stessi ad inviare segnalazioni e reclami per dare risalto all’operato dell’Antitrust e per ricevere un ipotetico risarcimento. Al momento non c’è nulla di certo, ma si spera che i consumatori possano tirare un sospiro di sollievo e vedersi quantomeno ridotta l’offerta di fornitura in bolletta.