Ricevere una o più multe quando si è al volante non è mai piacevole, soprattutto perché comporta la necessità di dover mettere mano al portafoglio per una spesa imprevista. Per alcuni, però, la situazione è destinata solo a peggiorare.
Rispettare il Codice della Strada è fondamentale per non causare pericoli a se stessi o agli altri, ma lo è anche perché, in caso contrario, si rischia di andare incontro a multe che possono essere davvero pesante. E in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui sono tante le famiglie a essere in difficoltà economica, riuscire a far fronte all’ennesimo conto da pagare può rivelarsi difficile, se non quasi impossibile per alcuni.
Nel 2023 potrebbero essere in tanti gli italiani a faticare a gestire tutte le spese grazie agli aumenti che hanno riguardato tutti i settori, ma almeno per quanto riguarda le multe stradali il rischio sembra essere scongiurato. La Legge di Bilancio, approvata in Consiglio dei Ministri, ha infatti scongiurato il rialzo delle sanzioni che avrebbe dovuto scattare tra poche settimane e legato all’aumento dell’inflazione.
Il governo, e in modo particolare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno quindi ascoltato i numerosi appelli arrivati da più fronti, comprese le associazioni che operano in difesa dei consumatori, per evitare che questo potesse accadere. Un sospiro non da poco per molti italiani, soprattutto ora che anche lo sconto sulle accise carburanti è stato ridotto.
È possibile quindi tirare del tutto un sospiro di sollievo? Sfortunatamente la risposta è negativa, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta pensando a un’altra misura che sarebbe davvero rivoluzionarla, ma non positiva per tutti.
Il governo starebbe pensando di mettere in atto una revisione nel sistema di calcolo delle multe stradali, come rivelato dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami: “L’idea è quella di pensare a un incremento delle sanzioni sulla base del reddito”. Chi ha un reddito più elevato potrebbe quindi pagare di più se dovesse commettere un’irregolarità al volante rispetto a chi invece ha guadagni più bassi.
Si spera così di aiutare i cittadini che sono già in difficoltà economiche e rendere così anche questo aspetto più equo, Chi ha un patrimonio particolarmente alto non ha quindi grandi difficoltà a pagare una multa dall’importo più elevato.
Non si tratta comunque di una novità così rivoluzionaria, o almeno lo sarebbe solo per il nostro Paese. In Finlandia, invece, questo meccanismo è in vigore addirittura dagli anni ’20, a cui si aggiungono anche Germania, Danimarca, Svezia, Francia, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna che l’hanno introdotta successivamente. La Gran Bretagna è stata l’ultima a unirsi all’elenco modificando le leggi in vigore solo recentemente, nel 2017.
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