Istituita nel 1992, si tratta di una “legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”
La legge 104 è uno degli strumenti più preziosi del welfare italiano. Quello che non tutti sanno è che la possono ottenere anche i lavoratori part-time. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo diffusissimo sussidio.
Istituita nel 1992, si tratta di una “legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. E’ un provvedimento della Repubblica Italiana che detta i princìpi dell’ordinamento in materia di diritti, integrazione sociale e assistenza della persona disabile.
La legge 104 riconosce, in casi di gravi disabilità, il diritto a ricevere una prestazione economica dallo Stato. Si parla di assegno di invalidità, per riconosciuta riduzione della capacità lavorativa superiore al 67 per cento in presenza di almeno 5 anni di contributi versati di cui almeno 3 negli ultimi 5 anni.
L’accertamento dell’handicap è regolato ai sensi dall’art. 4, che prevede una valutazione effettuata da un’apposita commissione medica dell’ASL. Nella commissione sono presenti anche un assistente sociale, un esperto per i vari casi da esaminare, e dal 2010, anche un medico INPS. È inoltre prevista la possibilità di visite domiciliari per quelle persone con documentata impossibilità ad essere trasportate. Il riconoscimento di un comma oppure dell’altro all’interno del verbale d’invalidità dà diritto ad agevolazioni differenti.
Non tutti sanno che questo diritto, ovviamente in presenza di requisiti di legge, è previsto e corrisposto anche ai lavoratori part-time. Ecco come poterne usufruire.
La legge 104 per i lavoratori part-time
I lavoratori part-time sono spesso considerati “figli di un dio minore”. Ma non è affatto così. Godono dei medesimi diritti dei lavoratori full time. Anche e soprattutto quando c’è da assistere un familiare o un congiunto che presenta gravi problemi di disabilità. Ne hanno diritto i disabili visivi, i disabili uditivi, i disabili visivi ed uditivi, i disabili autistici, i disabili con Sindrome di Down, i disabili mutilati, i disabili motori e i disabili psichici.
I lavoratori con handicap riconosciuto ai sensi della legge 104/92, art. 3 comma 3, possono usufruire di tre giorni di permesso mensile. I lavoratori che invece assistono un familiare in situazione di gravità ex art. 33 comma 3 della Legge 104/92 (e successive modificazioni), possono fruire di tre giorni mensili di permesso sempre che il disabile sia parente o affine entro il terzo grado di parentela. E non è importante se siano o no lavoratori full time o part time.
Prova ne sia che i lavoratori part-time non devono seguire alcun percorso speciale, nè fare alcuna domanda in particolare. Hanno, infatti, pienamente diritto a beneficiare dei vantaggi della Legge 104. I giorni di assenza dal lavoro retribuita sono i medesimi sia per i full time che per i part time.