La busta paga di ben 3 milioni di lavoratori avrà un aumento di circa 350 euro in busta paga: scopriamo tutti i dettagli e chi ne beneficerà
Il mese di dicembre molto probabilmente donerà un sospiro di sollievo a molte famiglie per via della tredicesima e ad alcuni anche per gli arretrati.
Tuttavia, secondo un’analisi ci sarà anche un incremento dei costi delle bollette in questo mese. Ci sarà infatti un aumento del 15% sia sulla luce che sul gas. L’aumento degli stipendi quindi molto probabilmente compenserà gli aumenti sulle utenze.
Possiamo con certezza dire che questo Natale non sarà di certo come gli altri, sia per il risparmio su luci e addobbi che per i regali di Natale. La parola d’ordine è ormai “risparmiare” su tutto, sia su beni alimentari, quindi si tende ad approfittare delle offerte di supermercati e discount, sia sulle utenze. Si mettono in atto quindi accorgimenti come stufe smart, o pellicole trasparenti per coprire gli infissi.
Oltre ad evitare errori comuni come l’impostazione della temperatura del termostato, oppure evitare la stufa elettrica che rappresenta l’elettrodomestico più dispendioso, insieme al phon. Ma anche evitare di consumare in determinati orari e preferire quelli serali se si ha la tariffa bioraria.
Per la fortuna di molti però ci sarà un aumento di 350 euro in busta paga: scopriamo chi saranno i beneficiari nel dettagli.
Chi avrà un aumento di 350 euro in busta paga
I 350 euro saranno erogati in due soluzioni, sia a marzo che a gennaio 2023 e riguarda nello specifico colo che lavorano nel settore terziario, cioè della distribuzione e cooperazione.
Quindi circa tre milioni di lavoratori che operano nella distribuzione avranno 350 euro in più e sarà una tantum, che rappresentano un anticipo sulla vacanza contrattuale per i contratti scaduti.
Si tratta di un aiuto per contrastare il caro vita causato dall’inflazione, dall’aumento delle bollette, carburante e beni alimentari e ci sarà anche un incremento di circa 30 euro in busta paga. L’importo verrà pagato in due soluzioni: 200 euro sullo stipendio di gennaio e 150 euro su quello di marzo.
L’accordo è stato conseguito dai sindacati come Filcams Cgil, Fisascat Cisl. I rinnovi dei contratti collettivi nazionali riprenderanno poi a gennaio. La federdistribuzione ha poi commentato il tutto affermando che questo aumento è molto importante per tutelare i lavoratori, vista la crisi economica, che ha determinato una riduzione del reddito delle aziende del settore distribuzione Moderna, ma anche la riduzione del potere di acquisto degli stipendi.