Dopo momenti di grande apprensione, il tragico annuncio è arrivato: il grande Siniša Mihajlović non ce l’ha fatta. Nelle ultime ore, infatti, erano circolate voci che ora, purtroppo, sono state confermate.
Siniša Mihajlović ci ha lasciato dopo una lunga lotta contro un male incurabile. La leucemia infatti lo aveva colpito tre anni fa e in questi ultimi mesi le condizioni dell’ex calciatore e allenatore si erano aggravate notevolmente.
Siniša Mihajlović, la sua precoce scomparsa lascia un vuoto incolmabile
Nel periodo in cui il mondo dello sport lo ricorda per la sua più grande partita, Lazio – Sampdoria, Siniša Mihajlović, come in un tragico gioco del destino, lascia la vita terrena. L’ex calciatore della Lazio e dell’Inter e allenatore, infatti, proprio ventiquattro anni fa, esattamente il 13 dicembre 1998, aveva giocato la sua più grande gara indossando la maglietta della Lazio.
Contro la Sampdoria, infatti, aveva fatto registrare una tripletta unica che lo aveva incoronato re della sua squadra e del mondo del calcio in generale. La sua carriera è proseguita tra successi e riconoscimenti, ma, poco più di tre anni fa, la terribile scoperta. L’ex allenatore del Bologna, infatti ha dovuto affrontare periodi bui alternati a momenti in cui la speranza lo aveva riportato in campo.
Per ben due volte, infatti, era riuscito a sconfiggere la malattia ma le ricadute sono state troppo potenti e lo hanno portato via alla sua famiglia e ai suoi tifosi. Un campione indiscusso che ha scritto pagine della storia del calcio, lascia i suoi tifosi increduli.
Nelle ultime ore le voci sul suo stato di salute avevano fatto preoccupare tutti
I primi tragici rumors, che hanno fatto preoccupare i tifosi, i colleghi e gli amici, sono partiti da un tweet di Clemente Mimun che ha semplicemente pubblicato una frase “forza Sinisa!“ . Solo dopo poche ore Mihajlovic non ce la fatta.
L’ultima sua apparizione pubblica risale a poco tempo fa, quando si era presentato all’evento per il lancio del libro di un suo amico e collega, Zdenek Zeman. Proprio in quell’occasione, con la sua presenza, aveva fatto sciogliere in lacrime l’allenatore serbo che, messa da parte la sua maschera di ghiaccio, non aveva retto alla commozione.
Oggi, all’età di 53 anni, lascia la moglie Arianna e i suoi figli che gli sono stati vicini fino all’ultimo, Virginia, Viktorjia, Marco, Miroslav, Dusan e Nicholas. Certamente il mondo del calcio rimpiangerà un grande campione che, troppo presto se n’é andato togliendo a tutti la gioia di poterlo applaudire nei suoi sicuri successi che avrebbe portato a casa continuando il suo operato.