L’inflazione è galoppante e i mercati sono volubili. Da più parti si chiedono all’Esecutivo interventi incisivi in tema economico
Il tema principale che sta affrontando il nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni è certamente quello economico. Dal caro-bollette, passando per gli aumenti dei prezzi del carburante. Tutto, o quasi, figlio della grave crisi inflattiva che l’Italia sta patendo. Ovviamente, un tema assai caldo è anche quello delle pensioni. Ed ecco come potrebbe cambiare tutto.
Il dibattito politico si infiamma perché per molti la recente Manovra varata dall’Esecutivo non incide minimamente sulle esigenze degli italiani che, ricordiamolo, arrivano a questo periodo di drammatica congiuntura economica dopo quasi tre anni di pandemia. Dall’inizio del 2020, infatti, il Covid ha fiaccato non solo la salute collettiva. Ma anche il morale. E ha colpito duramente l’economia.
Urgono interventi, che non lascino indietro nessuno. Per questo si infiamma il dibattito sui provvedimenti economici. A cominciare dal tanto discusso Reddito di cittadinanza. Ma è solo uno dei temi sul tavolo. Proprio in questi giorni, peraltro, i Sindacati effettuano una grande manifestazione per protestare contro i primi passi del Governo Meloni.
Anche sulle pensioni con la previsione di meccanismi di fuoriuscita tarati su chi lavora regolarmente da anni, trascurando il lavoro saltuario, precario, stagionale che in determinate zone d’Italia (come il Mezzogiorno) prevale. Si chiede di partire da nuove politiche industriali ed energetiche, con l’aumento dei salari per fare fronte all’aumento dei prezzi, con misure di contrasto alla precarietà e alla povertà, con pensioni giuste.
Pensioni, cambia tutto
E qualcosa sembra, in effetti, muoversi. Il Governo Meloni sta infatti pensando di cambiare il metodo di calcolo delle pensioni. Si tratta di un adeguamento che sembra essere necessario proprio a causa di quell’inflazione galoppante di cui parlavamo prima.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già firmato il decreto che prevede un adeguamento automatico provvisorio per il 2023 pari al 7,3%. L’aumento delle pensioni dovrebbe riguardare solo quelle il cui importo non supera di 4 volte il trattamento minimo, quindi circa 2.100 euro.Questa la maggiore novità. Ma ciò che appare importante è che l’Esecutivo vuole cambiare i criteri di ricalcolo delle pensioni in base all’inflazione. Secondo quanto trapela, l’adeguamento non sarà più annuale, ma su base trimestrale.
Per operare, effettivamente, questo cambiamento servirà una legge apposita. Che però, da più parti, si individua come fondamentale per adeguare il potere d’acquisto degli italiani, vista la volubilità dei mercati. Questo nuovo meccanismo di ricalcolo, comunque, dovrebbe riguardare solo le pensioni. Difficile che venga esteso anche agli stipendi dei lavoratori.
