Preoccupano i prezzi di pellet e legna, nella crisi energetica che stiamo affrontando. Per questo arrivano bonus e incentivi
Il caro energia che stiamo patendo tutti dev’essere affrontato al più presto. Ci sta provando il nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni. In particolare, con l’inverno alle porte, urgono interventi, soprattutto per quei materiali che serviranno per mitigare le temperature rigide. Anche per evitare il proliferare di truffe e raggiri.
Pensate che, appena pochi giorni fa, nelle Marche, la Polizia di Stato ha scoperto un articolato meccanismo messo in atto ai danni di tre cittadini di Fabriano, usando il bisogno di riscaldarsi, ma anche di risparmiare su bollette e carburanti per il caro energia. Le vittime si sono imbattute in un annuncio online per bancali di pellet a prezzi scontati. Come sempre più spesso accade, l’amo viene lanciato in una pagina social, dove figuravano molte recensioni positive poi risultate false. Pensando di fare un affare, hanno sborsato in totale 1.500 euro.
Dopo il primo contatto telefonico, l’acquirente veniva contattato, per il pagamento, tramite WhatsApp, veniva fornito un codice iban e si richiedeva, per procedere alla spedizione, copia del bonifico per l’avvenuto pagamento. Merce che, ovviamente, non sarebbe mai arrivata a destinazione. A finire nei guai tre cittadini italiani, residenti tra le province di Napoli e Caserta, di età compresa tra i 29 e i 49 anni, tutti denunciati per truffa.
In particolare, preoccupano i prezzi di pellet e legna. Nell’audizione della Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, Cia-Agricoltori Italiani ha chiesto che il Governo provveda alla riduzione dell’Iva applicabile alle cessioni dei pellet di legno e di legna da ardere. E, sul punto, sembrano arrivare novità.
Il bonus legna e pellet
Proprio in questa stagione, risultano sempre più preziosi bonus e incentivi per l’acquisto di pellet e legna. Questo tipo di agevolazioni è sia di tipo nazionale, che regionale. Ecco una rapida carrellata per orientarsi nel mare magnum.
Il primo aspetto che ci sentiamo di segnalarvi è il cosiddetto “Conto Termico”. Esso permette di ricevere un contributo che ammonta fino a circa il 65% delle spese sostenute per la sostituzione di un vecchio impianto. Può essere sfruttato sia da privati, che da aziende. Nonché anche dalle pubbliche amministrazioni.
La richiesta va inoltrata al Gestore Servizi Energetici, ottenendo diverse rate da 5.000 euro ciascuna. Questa misura è prevista in diverse regioni, le più fredde soprattutto: Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. Le scadenze sono variabili, ma comunque questi bandi non scadono prima del settembre 2023.
C’è poi il noto Ecobonus. Esso permette una detrazione fiscale del 50% della spesa, fino a un massimo di 30.000 euro. Con il Superbonus al 110% c’è poi la possibilità di sostituire un impianto a biomasse. Infine, l’ultimo incentivo degno di menzione è il bonus casa per condomini e privati, con una detrazione del 50% delle spese. Detrazioni che, come per l’Ecobonus, sono dilazionate in dieci anni. Tra gli interventi previsti dalla misura, sostituzione del vecchio impianto, installazione di impianti con fonti rinnovabili, ristrutturazione ed efficientamento di impianti da fonti fossili.