Pensare che l’anemia possa comparire solo da bambini sarebbe un errore, sono in tanti infatti a riscontrare i sintomi anche da adulti. Molti benefici possono arrivare anche a tavola.
Molte malattie del sangue possono essere infide non solo per i disagi che possono comportare, ma anche perché difficili da diagnosticare. Se si avvertono dei sintomi particolari, però, sarebbe bene non sottovalutarli anche solo per paura in modo tale da capirne l’origine e individuare un percorso di cura adeguato. Tra queste c’è l’anemia, di cui soffrono molti italiani, anche se molti potrebbero non esserne a conoscenza.
L’anemia non è mai da sottovalutare
Sintomi quali pallore al viso, nausea, inappeteza, tachicardia, svenimento, dispnea da sforzo e difficoltà di concentrazione e memoria possono essere comuni a molte malattie, anche se molti li ritengono quasi “naturali” soprattutto se si sta vivendo un periodo di stress piuttosto intenso.
Essere in ansia per qualcosa capita certamente a tutti, soprattutto se si ha una quotidianità particolarmente frenetica, ma fare qualche controllo in più per capire se questi problemi possano essere ricondotti a qualcosa di specifico non è mai un male. Del resto, per saperne qualcosa di più può bastarne un semplice esame del sangue, che andrebbe comunque effettuato almeno una volta l’anno.
Questi malesseri, invece, soprattutto se associati a fragilità alle unghie, dolori e leggera ipotermia possono essere un indizio specifico di anemia. Se così fosse, non è necessario mettersi paura, ma è possibile individuare con il proprio medico di fiducia un percorso di cura adeguato.
Un aiuto può arrivare a tavola
Assumere i medicinali adeguati in accordo con il proprio dottore è certamente importante, ma lo è altrettanto associare a questo una dieta adeguata. A volte, infatti, l’anemia può peggiorare se non si presta particolare attenzione a quello che si mangia.
Quali sono quindi i cibi che non dovrebbero mancare mai? Innanzitutto quelli che contengono ferro, visto che è proprio una carenza di questa sostanza quella che provoca la malattia. In caso contrario, il fisico risulta essere più fragile e aumenta la possibilità di incorrere in virus e batteri.
Pensare che il ferro si trovi solamente nella carne rossa (out ovviamente per i vegetariani) sarebbe però un errore. Altrettanto utili allo scopo possono essere le uova (un tuorlo ha una quantità di ferro pari a 2.7 mg). Il secondo è la frutta secca, mandorle e noci, oltre ai legumi. Per gli amanti della carne questa, come detto, può essere davvero provvidenziale: troviamo 4 mg di ferro per 100g di prodotto.
Se nella nostra dieta inseriamo poi alcuni specifici cibi, l’assimilazione del ferro potrà essere più semplice e veloce. E’ il caso, ad esempio, dei cereali con aglio e cipolla, che hanno un effetto superiore al 70%, così come la vitamina C. Bene quindi condire carne, pesce o verdure con prezzemolo e succo di limone.
