Lo storico ex calciatore italiano Roberto Baggio ha fatto una incredibile rivelazione sulla sua carriera.
Tra i più grande calciatori della storia del calcio italiano, non può non essere annoverato Roberto Baggio. Il Divin Codino è di diritto nell’elite del nostro calcio, insieme ad altri fenomeni del calibro di Paolo Rossi, Del Piero, Totti, Mazzola, Piola e pochi altri.
La carriera del ragazzo nato a Caldogno, in provincia di Vicenza, è stata segnata da grandissimi successi vestendo le maglie delle più grandi squadre della Serie A, dalla Fiorentina al Milan, dalla Juventus all’Inter prima di appendere gli scarpini al chiodo con il Brescia.
Nella bacheca di Roberto Baggio ci sono due scudetti, uno in bianconero e uno in rossonero, una Coppa Italia e una Coppa Uefa sempre con la Vecchia Signora. A livello personale, invece, il Divin Codino ha vinto il Pallone d’oro nel 1993 e nello stesso anno anche il Best Fifa Men’s Player.
La sua carriera, però, non è stata altrettanto trionfale con la maglia della Nazionale italiana. 56 presenze e 27 gol in azzurro, ma nessuna coppa alzata al cielo. Anzi, Roberto Baggio si porta sul groppone il rigore sbagliato in finale di Coppa del Mondo contro in Brasile nel Mondiale di USA ’94.
E proprio sul tiro dagli undici metri calciato alle stelle a Pasadena e che ha segnato la sconfitta dell’Italia al Mondiale, Baggio ha raccontato un aneddoto choc su quell’avvenimento.
Roberto Baggio, il racconto choc sul Mondiale di USA ’94
Nel corso del programma “Vite – L’arte del possibile”, in onda su Sky TG24, l’ex calciatore vicentino si è raccontato a 360 gradi tra la vita privata e la sua carriera nel mondo del calcio che ha praticamente abbandonato una volta appesi gli scarpini al chiodo.
Scontata la domanda su quel fatidico rigore sbagliato nella finale del Mondiale di USA ’94, con la risposta di Baggio che ha sorpreso per il peso che ha avuto quell’errore: “Quella roba lì non la cancelli. Quando ci ripenso, penso che, in un colpo solo, ho perso un Mondiale, il mio secondo Pallone d’Oro e il trofeo come MVP della manifestazione. Per cui ho perso tre cose incredibili con un solo calcio di rigore”.
Il Divin Codino ha poi parlato del modo in cui ha calciato quel rigore, come aveva sempre fatto nel corso della sua carriera: “L’ho tirato come tanti altri prima, con la stessa serenità. Non ero condizionato da quello che c’era intorno e dal valore che c’era in quel momento. Io ero andato sul dischetto per spiazzare il portiere come è successo, solo che è successa una cosa inspiegabile…”.