Arriva un meccanismo che, secondo le rilevazioni, i cittadini fiaccati dall’inflazione gradiscono anche più del Reddito di Cittadinanza
L’inflazione e il caro-spesa (insieme al caro-energia) stanno flagellando gli italiani. Il Governo presieduto da Giorgia Meloni, però, ha pensato a un provvedimento per dare ossigeno ai cittadini. Ecco di cosa si tratta.
I prezzi del “carrello della spesa” accelerano “ma di poco”. Lo sottolinea l’Istat nelle stime provvisorie di novembre sull’inflazione. I prezzi dei beni alimentari e per la cura della casa e della persona, il cosiddetto “carrello della spesa”, registrano “una modesta accelerazione” su base tendenziale (da +12,6% a +12,8%). Rallentano, al contrario, quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,9% a +8,8%).
L’inflazione rimane stabile su base tendenziale a causa, principalmente, degli andamenti contrapposti di alcuni aggregati di spesa. Da un lato rallentano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +79,4% a +69,9%), degli Alimentari non lavorati (da +12,9% a +11,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +6,8%). Dall’altro accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +51,6% a +56,1%), dei Beni alimentari lavorati (da +13,3% a +14,4%), degli Altri beni (da +4,6% a +5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,2% a +5,5%).
L”inflazione di fondo’, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,3% a +5,7%.Quella al netto dei soli beni energetici sale da +5,9% a +6,1%. Su base annua, i prezzi dei beni mostrano un lieve rallentamento (da +17,6% a +17,5%), mentre rimangono stabili quelli dei servizi (+3,8%). Si ridimensiona, quindi, di poco, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,8 di ottobre a -13,7 punti percentuali). L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati (+3%), degli Energetici non regolamentati (+2,2%), degli Alimentari lavorati (+1,5%) e dei Beni non durevoli (+0,6%). In calo invece i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,2%).
Per contrastare questi numeri (che vanno ad aggiungersi a una situazione congiunturale già compromessa) il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha predisposto un provvedimento di sostegno ai cittadini. Ovviamente di chi è maggiormente in difficoltà.
Si chiama, infatti, “Carta risparmio spesa”. Con un Fondo di 500 milioni il governo vara un sistema di buoni spesa gestito dai Comuni e convenzionato con i punti vendita. Sarà destinato alle famiglie con reddito basso. Come recita l’articolo 75 della recente Manovra di bilancio, la gestione sarà affidata ai Comuni.
La condizione per accedervi sarà quella di non superare i 15mila euro di Isee. Il fondo, infatti, è “destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità dei soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante”.
A settembre 2022, risultano circa 2.5 milioni, per un assegno medio mensile pari a 551 euro. E, secondo una rilevazione, il sistema dei buoni spesa è il sussidio più gradito dagli italiani. Anche più del Reddito di cittadinanza.
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