Può capitare che in una chat di gruppo esca l’amministratore. Ma vi siete mai chiesti cosa succede? La chat, a quel punto, non sarà più la stessa.
WhatsApp è certamente uno dei metodi più utilizzati per scambiarsi informazioni private e professionali. Già da tempo, l’App di messaggistica istantanea, ha scalzato la “vecchia” mail poiché è un metodo più efficace e rapido per condividere informazioni, ma anche documenti, immagini e video.
Chiunque ha all’attivo numerosissimi gruppi dei quali fa parte. L’immancabile gruppo di famiglia, quello del lavoro e il temutissimo gruppo delle mamme della classe. I partecipanti possono essere moltissimi, e addirittura il limite massimo di cento partecipanti è stato esteso, in queste ultime settimane a duecentocinquantasei. Un enormità, se si pensa a quanti messaggi possano mandare contemporaneamente un così folto numero di persone.
In ognuno di questi gruppi, anche a seconda di chi l’abbia creato, c’è un amministratore o più di uno. Infatti al momento della creazione è possibile scegliere chi amministrerà la chat permettendo l’ingresso di nuovi partecipanti e, grazie all’ultima novità, anche cancellando messaggi non opportuni o comunque non inerenti all’oggetto stesso del gruppo.
Può capitare, inoltre, che gli amministratori vengano scelti appositamente tra i partecipanti o che si renda tutto il gruppo responsabile di quello che si scrive in chat proprio per rendere le modifiche più semplici e rapide. Quante volte, infatti, ci sarà capitato di voler aggiungere un partecipante, ma dover prima passare per il consenso dall’amministratore?
In pochi, sanno, però quello che succede se l’amministratore esce volontariamente dal gruppo di WhatsApp. Può succedere, che dopo averlo creato e aver considerato finito lo scopo del gruppo lo stesso decida di uscire per non avere sovraccarico nel proprio telefono.
Ma mentre qualche anno fa, a seguito dell’uscita del gruppo dell’amministratore, WhatsApp rendeva automaticamente tutti i partecipanti amministratori, oggi è la stessa app che in maniera automatizzata e casuale sceglie un componente che possa espletare i compiti del moderatore.
Ovviamente, nulla vieta che quest’ultimo possa rifiutare l’incarico nominando a sua volta un altro amministratore. La chat, a quel punto, non sarà più gestita da un’unica persona ma all’interno del gruppo vigerà in un certo senso l’autogestione. Ecco perché è sempre bene pensare a chi si nomina per la veste di amministratore per evitare poi spiacevoli disguidi anche nella gestione della chat.
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