Definire Google Maps solo come un’app che possa permettere di capire quale sia il tragitto migliore per raggiungere una località sconosciuta è certamente riduttivo. Il servizio si rinnova periodicamente e ha in serbo novità interessanti ora che ci avviciniamo alle festività natalizie.
È capitato certamente a tutti e con ogni probabilità più di una volta di dover raggiungere una località sconosciuta e di non sapere quale strada fare. Fortunatamente ora non ci si deve più perdere d’animo come accadeva fino a qualche tempo fa né temere di perdersi e arrivare in ritardo.
Come accade in molti altri ambiti della nostra quotidianità, a venirci in aiuto può essere la tecnologia, che consente di rendere più semplice anche questa operazione. Le alternative tra cui scegliere non mancano, ma la palma di app più utilizzata spetta certamente a Google Maps.
Google Maps: in tanti la amano sempre di più
Forse non tutti lo sanno ma Google Maps, che si è trasformato in una sorta di “stradario” moderno disponibile online ha origini italiane. L’idea è infatti venuta negli anni ’80 a due studentesse dell’Università Statale di Milano, Marina Bonomi e Marcella Logli, che si sono laureate nell’anno accademico 1988-89 e oggi manager apprezzate.
Le due avevano realizzato una tesi partendo dal concetto di ipertesto applicato alla componente umana e sociale relativo alla città di Milano. Quella non era altro che una sorta di anticipazione di quello che sono poi diventati Google Maps e Google Earth, che loro avevano denominat IperMilano..
“Il progetto era impostato secondo tre viste – sono state le parole della Bonomi ad Adnkronos -. La prima era quella aerea, utile per visualizzare Milano dall’alto e collegata a una mappa interattiva. Una soluzione del tutto simile a quello che è poi diventato Google Maps. La seconda era naturale o a terra: bastava cliccare sulle icone realizzate per vedere la rappresentazione fotografica, caratteristiche simili a quello che è poi diventato Google Earth. La terza permetteva di passare dal livello concettuale ad altro, quindi visualizzare le informazioni relative a un luogo, in modo tale da capire cosa ci si sarebbe trovati di fronte una volta arrivati sul posto. Questo sistema era la iper-realtà, una sorta di anticamera del metaverso”.
Nel corso degli anni il servizio si è evoluto costantemente, in modo tale da stare al passo con le esigenze degli utenti. Questo ha protato così all’inserimento delle modifiche stradali, ma anche alle indicazioni su dove trovare le colonnine di ricarica per le auto elettriche. Non ci si vuole però fermare qui, per questo altre novità interessanti sono in arrivo.
Le nuove funzioni in arrivo
Google Maps punta a essere sempre più performante ed è èer questo che ha in serbo elementi che potranno risultare interessanti per molti.
Una è arrivata recentemente e sta già ottenendo importanti consensi. Si tratta della ricerca con Live View, che permette di scoprire meglio quello che è presente in un’area grazie al supporto dell’intelligenza artificiale. Dalla prossima settimana questa novità così interessante sarà disponibile per alcune tra le città più visitate al mondo, quali Londra, Los Angeles, New York, Parigi, San Francisco e Tokyo sia su Android che su iOS. Prima di arrivare sul posto sarà così possibile capire cosa c’è nelle vicinanze e costruirsi un itinerario su misura.
Non può mancare un’attenzione particolare nei confronti chi ha scelto un’auto elettrica, modello di vettura che sembra destinata a diffondersi in maniera sempre maggiore. Goà da ora era possibile capire dove poter fare rifornimento, ma ora questo dato sarà ancora più ricco: basterà infatti cercare “stazioni di ricarica per veicoli elettrici” e selezionare il filtro di ““ricarica rapida” per individuare le stazioni con caricabatterie da 50 kW (o superiore). Ogni utente potrà così capire dove l’operazione potrà essere risolta nel più breve tempo possibile.
Da non perdere anche la terza novità, dedicata alle persone che si spostano con una sedia a rotelle. Non si tratta, è bene precisarlo, di una novità assoluta, visto che aveva esordito nel 2020, mentre ora sarà disponibile a livello globale. Ora chi lo desidera potrà sapere se nel luogo di destinazione sia possibile spostarsi agevolmente o ci siano problemi di accessibilità.