Per quanto tempo i farmaci scaduti rimangono efficaci? Sono da buttare oltre la data di scadenza o si può continuare ad utilizzarli?
Ognuno di noi si è trovato nella situazione di possedere un farmaco scaduto e una volta che ce ne siamo resi conto, c’è sempre un pensiero contrastante nella nostra testa, ovvero: meglio buttare il farmaco scaduto però che spreco.
In questo caso, parliamo di un argomento molto delicato, quindi è giusto che ognuno di noi acquisisca una consapevolezza, questo perché assumere un farmaco oltre la sua data di scadenza può arrecare dei danni.
D’altra parte però, laddove un medicinale che conserverebbe ancora tutta la sua efficacia venisse gettato nella spazzatura, allora sarebbe un grande spreco. Quindi come bisogna regolarsi in questa situazione?
Negli Stati Uniti è stato condotto uno studio a riguardo, che ha svelato che la data di scadenza presente sui farmaci non stabilisce un limite di utilizzo, anzi, indica la durata minima dell’efficienza del medicinale.
Ciò vuol dire, che oltre quella data, la casa produttrice si dissocia da qualsiasi responsabilità legale a riguardo. Quindi la ricerca appena citata ci illustra che una netta maggioranza di farmaci mantiene i propri effetti integri fino a un anno di distanza dalla scadenza indicata sulla scatola.
Mentre il 90% degli effetti rimane fino a 5 anni dalla medesima data. Se si tratta di un farmaco dalla consistenza secca e solida, essi possono essere consumati addirittura oltre i 5 anni.
I rischi legati ai farmaci scaduti riguardano solo l’inefficacia nel loro utilizzo ma non di rischi direttamente connessi alla salute delle persone. Infatti, le ricerche mediche e scientifiche allontanano questa casistica.
La condizione necessaria però, è che gli stessi medicinali, per non rivelarsi effettivamente nocivi, devono essere conservati in modo corretto.
Per conservare i farmaci in modo corretto, occorre tenerli lontani dalle fonti di calore e porli in luoghi freschi e asciutti, ma soprattutto con gli imballaggi integri.
Qualora non si è in grado di rispettare queste condizioni di conservazione del farmaco o si nutrano dei dubbi, specie riguardo a prodotti liquidi e fluidi, allora sarebbe meglio gettarli via. Questo perché i medicinali allo stato liquido, sono più soggetti a subire delle gravi alterazioni dovute allo stato di conservazione.
Inoltre, se un farmaco è stato esposto a fonti di calore, questo causa un deterioramento del principio attivo e quindi sarebbe inutile anche tentare una possibile assunzione perché risulterebbe inefficace e potrebbe causare dei malori gastrointestinali.
Quindi prestate attenzione allo stato materico del farmaco prima di prendere una decisione!
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