Lo screening precoce è fondamentale per guarire da alcune malattie che fino a qualche tempo fa non lo erano. Il tumore ai polmoni fa ancora paura a molti, per questo sarebbe bene non sottovalutare i segnali che possono arrivare dal nostro corpo.
La medicina ha fatto passi da gigante negli ultimi anni grazie alla ricerca scientifica. Malattie che fino a qualche tempo fa sembravano incurabili ora non lo sono più ed è per questo che quando si riceve una diagnosi infausta non si dovrebbe mai perdere la speranza.
È però altrettanto fondamentale fare prevenzione e sottoporsi a esami di controllo periodici che possono consentire di individuare un problema in fase iniziale in modo tale da debellarlo più facilmente. Ognuno di noi, pur senza lasciarsi prendere dal panico, non dovrebbe sottovalutare eventuali segni di malessere.
Si pensa spesso che i più soggetti ad avere un tumore ai polmoni possono essere soprattutto le persone che hanno il vizio del fumo, specialmente chi arriva a fumare più di dieci sigarette al giorno. Chi ha questo vizio può essere certamente più a rischio, ma lo è altrettanto chi vive a contatto con uno o più fumatori “attivi” e si trova a inalare quello che è il cosiddetto “fumo passivo”.
A volte la malattia può svilupparsi a prescindere da queste condizioni ed è per questo che è bene non sottovalutare eventuali sintomi che possono comparire e di cui sarebbe bene parlare con il proprio medico di fiducia.
Questo tipo di cancro è uno dei più comuni e più gravi: ogni anno in Italia vengono accertati (diagnosticati) circa 40.000 nuovi casi, che rappresentano l’11% di tutte le diagnosi di tumore nella popolazione, Di questi, il 15% delle nuove diagnosi sono per gli uomini, il 12% per le donne.
Tra i segnali che non si dovrebbero sottovalutare ci sono, come è facile immaginare, tosse persistente, tracce di sangue nelle secrezioni provenienti dall’apparato respiratorio (espettorato), stanchezza immotivata e perdita di peso, mancanza di fiato (non vale ovviamente per chi soffre di asma), dolore quando si tossisce o si fa un respiro profondo.
Ci sarebbe però anche un altro elemento di cui pochi sono a conoscenza e che potrebbe essere una possibile. spia. È bene esserne informati per agire di conseguenza.
Essere ipocondriaci e ricorrere a Google al minimo problema è certamente eccessivo, ma è bene sapere se possono esserci dei sintomi che apparentemente potrebbero sembrare “normali” ma che in realtà potrebbero essere la spia di qualcosa di serio. E ci sarebbe un segnale che pochi potrebbero pensare sia legato a un tumore ai polmoni.
Non si tratta di qualcosa legato alla respirazione, come molti potrebbero pensare. In molti pazienti affetti dalla malattia, infatti, le punte delle dita potrebbero diventare più grandi e gonfiarsi a causa della raccolta di liquidi nei tessuti molli delle dita stesse. Tutto parte dalla base dell’unghia che diventa morbida, mentre la pelle vicino al letto ungueale diventa lucida. Le unghie, invece, iniziano a curvarsi più del normale se osservate di lato.
Pur mantenendo l’allerta massimo, chi dovesse verificare questa condizione non deve spaventarsi e pensare di avere un cancro. Parlarne con il medico se si nota qualcosa di anormale è la soluzione migliore per chiarire ogni dubbio.
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