Sono autentici e assolvono agli obblighi di informazione ai consumatori soltanto i richiami e loro revoche pubblicati nel portale del Ministero della Salute
Si susseguono i ritiri dagli scaffali dei supermercati di prodotti che potrebbero arrecare danno ai consumatori. Il Ministero della Salute ha recentemente emesso una nuova ordinanza che riguarda due alimenti molto comuni e di due note marche. Certamente tutti voi li avrete incrociati nel corso della vostra spesa.
Gli operatori del settore alimentare (OSA) hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè deve informare i consumatori sui prodotti a rischio. Anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita. E a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute.
La pubblicazione del richiamo nel portale internet del Ministero è a cura della Regione competente per territorio, che lo riceve direttamente dall’OSA, previa valutazione della ASl. Oltre ai richiami di prodotti alimentari, sono pubblicate on line anche le revoche dei richiami successivi a risultati di analisi favorevoli, scadenza o per altri motivi.
Sono autentici e assolvono agli obblighi di informazione ai consumatori soltanto i richiami e loro revoche pubblicati nel portale del Ministero della Salute. Il Ministero della salute non è responsabile di avvisi non pubblicati nel portale e di eventuali manipolazioni o falsi diffusi on line. Per i quali si riserva denuncia all’autorità giudiziaria.
Il ritiro dei prodotti
Ritirati dal mercato alcuni lotti di uova fresche e di wurstel per presenza di salmonella. Gli annunci dei richiami da parte dei produttori sono stati pubblicati sul sito del Ministero della Salute con la raccomandazione di “non consumare il prodotto ma riportarlo al negozio dove è stato acquistato”.
Nel dettaglio il richiamo riguarda alcuni lotti di uova dell’azienda agricola Ovotri prodotti a Caldarola, in provincia di Macerata. Lotto numero 141122A con scadenza il 14 novembre 2022, lotto 181122A con scadenza il 18 novembre 2022 e lotto 251122A con scadenza il 25 novembre 2022.
L’altro richiamo riguarda confezioni di uova “Copav”, con marchio Aurora, prodotte in uno stabilimento di Falconara Marittima in provincia di Ancona. In questo caso il richiamo riguarda i lotti 22420650AVI, 2242 0655AVI, 22430669AVI, 22440674AVI, 22420634AVI e 22420648AVI. Un terzo richiamo riguarda due lotti di uova fresche grandi Pazzaglia, prodotte a Budrio (Forlì-Cesena): 431001 e 441001. In tutti e tre i casi, si è riscontrata “positività di salmonella enterica, su campione di feci di galline ovaiole”.
A esser richiamato, sempre per la presenza di Salmonella, è anche il lotto 02/03/23L1 di wurstel “LeCock di pollo e tacchino”, con marchio Scarlino e data di scadenza 2 marzo 2023, prodotto dal salumificio Scarlino srl, di Ugento, in provincia di Lecce. In particolare il lotto di produzione, a causa del “rischio grave per la salute dei consumatori per rilevata presenza di salmonella spp” il prodotto “non deve essere consumato ma riportato nel luogo di acquisto”.