Finalmente torna il Bonus Affitto | Ecco da quando sarà possibile richiedere il contributo

Riuscire a gestire tutte le spese è diventato quasi un’impresa per molti, specialmente per chi non ha un lavoro stabile e non ha molte certezze su eventuali rinnovi. Chi è in affitto non può che avere paura del futuro, ma fortunatamente torna a essere disponibile il bonus ad hoc, che consente di risparmiare almeno in parte su un aspetto così importante.

Si dice spesso che gli italiani siano “mammoni” (anzi un ex Ministro li aveva definiti “bamboccioni”) in riferimento al comportamento di molti, che si ritrovano ancora a casa con i genitori a volte anche ben oltre i 30. In realtà questo comportamento non è sempre legato a un cordone ombelicale difficile da scindere con la famiglia di origine, anzi.

Bonus Affitto (crmag.it)
Bonus Affitto (crmag.it)

Molti di loro, infatti, faticano a trovare un lavoro stabile e questo impedisce loro di uscire dal nido a causa delle poche certezze che hanno sul loro futuro. Un contratto a tempo determinato, infatti, impedisce di ottenere un mutuo e non va molto meglio a chi punta sull’affitto, che spesso ha costi esorbitanti specialmente nelle grandi città.

Pagare l’affitto è sempre più difficile

A volte rendersi indipendenti per i ragazzi è però inevitabile, specialmente per chi si ritrova costretto a lasciare la propria città o paese d’origine per studiare in un’altra località. Se la distanza è di qualche centinaia di chilometri, infatti, ci si trasforma in studenti fuori sede e si torna a casa dei genitori solo durante il weekend, a volte nemmeno tutti per poter non spendere eccessivamente.

L’affitto però anche in questi casi si può trasformare in un salasso, a volte anche per chi opta per un monolocale, a meno che non si provi a cercare qualcosa nelle vicinanze del luogo in cui ci si reca all’università. E anche in questo caso il vantaggio è spesso relativo.

I numeri non possono che destare preoccupazione e spingono a riflettere: i dati di Immobiliare.it Insights, aggiornati ad agosto 2022, la media nazionale per una singola si attesta a 439 euro, in crescita dell’11% rispetto ai numeri dello scorso anno. A sopresa, però, il rincaro puù elevato si registra a Padova, dove quest’anno affittare una singola costa il 42,2% rispetto ai 12 mesi precedenti, con una spesa media di 458 euro. La situazione è piuttosto simile a Roma, dove una singola si attesta a 465 euro (+9,3% sul 2021) e Firenze con 451 euro (+18,5%).

Le uniche realtà che registrano un trend inverso sono Catanzaro, dove c’è una diminuzione del 10,6% a 237 euro e Pescara del 19,4% a 219 euro.

A volte, però, anche chiedere un aiuto ai genitori risulta improponibile, visto che molti non hanno la possibilità per farlo. Fortunatamente le istituzioni sembrano avere compreso e hanno deciso di venire in aiuto a chi è in difficoltà.

Un bonus che può essere provvidenziale

Chi si trova in difficoltà non potrà che sentirsi sollevato grazie alla reintroduzione del Bonus Affitto, una misura che era già stata sperimentata tempo fa e che aveva aiutato tante persone, non solo tra i giovanissimi. L’agevolazione era già stata pensata dal governo Draghi ed era stata inserita nella Legge di Bilancio 2022 ed era pensata per i più giovani, che avevano così la possibilità di recuperare almeno in parte quanto versato al proprietario come canone di locazione.

In quel caso potevano beneficiarne le persone dai 20 ai 31 anni reddito medio annuo non superiore alla soglia di 15.493,71 euro. Chi ne faceva richiesta poteva ricevere rimborso del 20% dell’affitto, con un limite massimo di duemila euro complessivi nei dodici mes.

firma affitto contratto casa
Firma affitto contratto casa – Foto | Canva

Questa volte, invece, il provvedimento non potrà aiutare un numero così elevato di persone. Non si tratta però di una scelta legata a una restrizione delle condizioni, ma che non vale più a livello nazionale. L’idea di reintrodurre l’incentivo è infatti venuta alla iunta di Regione Lombardia presieduta da Attilio Fontana, consapevole di quanto le spese siano elevate nel suo territorio.

A differenza di quanto era stato pensato in passato, questo viene versato ai proprietari delle unità immobiliari concesse in locazione a soggetti che faticano a rispettare gli accordi inseriti nel contratto di locazione. Un provvedimento come questo consente così di sostenere in maniera indiretta chi è in ritardo con il pagamento delle rate. Si punta in quessto modo ad arginare il fenomeno degli sfratti per morosità, ancora troppo diffuso nella nostra Penisola. Il compito di indicare i requisiti richiesti spetterà invece ai Comuni attraverso gli specifici bandi, dove sarà chiarito ogni dubbio.

Gestione cookie