Ricevere una o più cartelle esattoriali non è mai piacevole, specialmente in un periodo difficile come quello che stanno vivendo attualmente molte famiglie. Fortunatamente, però, in alcuni casi non sarà necessario provvedere al pagamento.
Avere un debito non è mai piacevole, anzi in molti casi può generare un vero e proprio stato d’ansia indipendentemente dall’introiti, specialmente se si vive un periodo in cui non si hanno guadagni certi.
Le prospettive future non sembrano essere particolarmente rosee soprattutto per chi ha un’attività in proprio, che appare sempre più stremato dalle tante tasse da pagare. Fortunatamente il nuovo governo sembra essere pronto a dare un aiuto concreto a chi è in difficoltà e a introdurre una misura ad hoc relativa alle cartelle esattoriali.
Cartelle esattoriali scadute: ecco cosa può accadere
Sentire parlare di cartelle esattoriali a volte puà fare rabbrividire per il timore delle conseguenze che possono verificarsi quando se ne riceve anche solo una. Con questo termine, infatti, ci si riferisce allo strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per recuperare un credito. Maggiore è il tempo trascorso, più elevata potrà essere la mora, che renderà ancora più alto l’importo dovuto.
In un periodo difficile come quello che molte famiglie e imprese stanno vivendo attualmente può essere preoccupante anche pensare di avere solo un piccolo debito. Questo, infatti, si può sommare a tutte le altre voci di spesa che ognuno di noi deve saldare, tra affitto/mutuo, alimentari e bollette varie, oltre a eventuali incombenze che possono sorgere all’ultimo minuto.
Come risolvere una situazione simile? I più ansiosi pensano non ci sia quasi punto di ritorno e arrivano addirittura, se possibile a chiedere un prestito alla propria banca, anche se questo non fa rendere ancora più pesante il quadro economico. Fortunatamente, però, ci ha pensato il nuovo governo a dare sollievo a chi non sa come uscirne.
Una soluzione provvidenziale per molti
Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di mettere in atto una tregua fiscale che dovrebbe applicarsi alle cartelle esattoriali fino al 2015.
Si pensa a un “saldo e stralcio” per gli importi fino a 1.000 euro relativa al periodo fra il 2000 e il 2015. Non si tratta certamente di una cifra ingente, ma che potrà permettere a molti di tirare un sospiro di sollievo. Questa dovrebbe sanare ogni forma di tributo o imposta dovuti e non pagati: dalle multe all’Imu, dall’Iva all’Irpef. Da capire se saranno coinvolti anche i contributi previdenziali non versati, l’ipotesi è allo studio dell’esecutivo.
Nel caso invece delle cartelle da 1.000 a 3.000 euro, sempre relative al periodo 2000-2015, non è prevista alcuna sanatoria, ma sarà concessa agli utenti la possibilità di regolarizzare la posizione pagando solo la metà dell’imposta evasa. Non è esclusa la possibilità di ridurre la sanzione al 5%, mentre aggi e interessi sarebbero del tutto cancellati. Ulteriori vantaggi potrebbero inoltre essere concessi a chi ha un reddito fino a 15 mila euro: a loro si potrebbe concedere di fare pagare solo il 20% dell’imposta per le cartelle fino a 2500 euro.
Ben diversa sarebbe la situazione per chi ha cartelle oltre i 3.000 euro. In questo caso sarà necessario saldare l’intera cifra, ma con una mora pari solo al 5%. Si arriverebbe così ad azzerare sanzioni e interesse, oltre a poter richiedere una rateizzazione.