In questa legislatura l’Italia si gioca la possibilità di invertire il trend delle nascite che l’ha portata sotto la soglia anche psicologica dei 400 mila nati
“Promuovere la Famiglia e la maternità in tutte le politiche. E’ questo l’approccio trasversale che ha portato il nuovo esecutivo ad accendere i riflettori sulla natalità, primo tema del programma di governo. Ed è nostra intenzione mettere in campo un’azione strategica che coinvolga tutti i dicasteri, con interventi di taglio sia culturale sia economico”.
Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità chiamata da Giorgia Meloni a rilanciare la scommessa demografica in Italia, annuncia al “Sole 24 Ore” una strategia che punta alla ricostruzione di un welfare basato su un mix di scelte. Vediamo come.
In questa legislatura l’Italia si gioca la possibilità di invertire il trend delle nascite che l’ha portata sotto la soglia anche psicologica dei 400 mila nati: “Il peso specifico del mio ministero consiste in un’operazione di progettazione, coordinamento e stimolo: l’ottica è quella di sostenere una strategia complessiva del governo, per contrastare la denatalità e sostenere maternità e Famiglia”.
Il ministro Roccella, quindi, lancia buoni propositi: “Promuoveremo una sorta di Piano strategico per la natalità inserendo misure concrete, in tutti i provvedimenti utili. Pensiamo a quanto appena fatto con la rimodulazione del Superbonus dove ha trovato posto un primo accenno di quoziente familiare”.
Come cambia l’assegno unico
“La prossima tappa, in legge di Bilancio, – continua il ministro Roccella – sarà la revisione dell’assegno familiare. Concettualmente la misura è giusta ma penalizza le famiglie più numerose. Che in generale fino a oggi sono state letteralmente maltrattate dal Fisco. Lavorerò per rendere il sostegno proporzionale al numero dei figli: l’Osservatorio per l’assegno unico è convocato per il 29 novembre. La penalizzazione per i nuclei numerosi è stata tale che, anche per come è costruito l’isee, circa un milione di potenziali beneficiari ha scelto di rinunciare all’assegno”.
Insomma, il ministro Roccella è netta: “Ci sarà una correzione dell’assegno unico per le famiglie numerose, ho già convocato l’Osservatorio assegno unico per correggere le storture di un buon provvedimento che già superava i bonus, è qualcosa che implementeremo” e che allo stesso tempo “correggeremo”.
Già dal cambiamento del nome del Ministero, dove spicca la dicitura sulla “natalità”, il governo di centrodestra, guidato da Giorgia Meloni, ha quindi voluto sottolineare come questo aspetto sia fondamentale nelle sue politiche. Adesso sembrerebbe voler passare dalle parole ai fatti. Se si vogliono famiglie più numerose bisogna aiutarle. E, allora, la data importante è quella del 29 novembre, allorquando il Governo Meloni potrà dimostrare concretamente di voler aiutare le famiglie più numerose, facendo salire per loro l’Assegno unico mensile dal 2023.