Fare la spesa è ormai diventato sempre più costoso a causa degli aumenti che hanno coinvolto tutti i prodotti di prima necessità. E’ però in arrivo un buono che potrà essere un salvagente importante per molte famiglie.
Spesa, quanto mi costi| Questo è il pensiero che ormai da qualche mese stanno avendo tante famiglie italiane ormai da mesi, costrette a fare fronte con aumenti che hanno coinvolto praticamente tutti i settori, dalle bollette al carburante, ma senza dimenticare anche i generi alimentari che solitamente si ritrovano sulle nostre tavole. Un problema non da poco, soprattutto per chi ha un solo reddito o ha addirittura perso il lavoro.
Fare la spesa è ormai diventato sempre più costoso
Mettersi alla ricerca delle offerte più convenienti, spesso girando tra i vari supermercati, è ormai diventato il metodo adottato da molti per evitare di trovarsi di fronte a un salasso quando si arriva alla cassa. L’effetto, però, è purtroppo ottenuto solo in parte, visto che non si riscontrando grandi differenze tra i vari punti vendita.
Gli aumenti stanno riguardando anche prodotti che fino a qualche tempo fa non avevano costi così elevati, quali l’olio di semi, che costa ormai come l’olio di oliva, ma non va molto meglio per farina (e questo influisce anche sul pane), pasta, zucchero e latte.
Una delle ipotesi di cui si è parlato recentemente potrebbe essere un taglio dell’IVA sui prodotti alimentari, ritenuta “una misura indispensabile per abbattere i listini al dettaglio e alleggerire la spesa delle famiglie” secondo Consumerismo No Profit. Al momento, però, il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni non si è ancora espresso concretamente in merito.
Fortunatamente c’è chi sembra avere compreso come sia necessario intervenire con una misura che possa sopperire almeno in parte al problema.
Una misura a sostegno di chi è in difficoltà
Parte delle istituzioni sembra avere compreso come sia importante muoversi per dare un sostegno tangibile a chi è in difficoltà, specialmente ora che ci avviciniamo alle festività natalizie.
In attesa di capire se il governo adotterà una soluzione valida a livello nazionale, ora sono le istituzioni locali a muoversi con qualcosa di concreto. Si tratta di una proposta avanzata dal Comune di Gissi, in provincia di Chieti (Abruzzo).
Non si tratta però di un’agevolazione automatica, ma che può essere ottenuta facendo apposita domanda entro il 25 novembre, a condizione di fare la spesa in alcuni esercizi commerciali ben definiti che hanno deciso di aderire. La lista è comunque piuttosto lunga, difficile non trovare un punto vendita a cui rivolgersi.
L’obiettivo è però di aiutare quelle categorie che sono maggiormente in difficoltà, proprio per questo il buono ha valore nominale, viene assegnato in base alle esigenze del singolo nucleo familiare e al numero dei componenti e può essere speso entro il 6 gennaio 2023. L’istanza può essere effettuata recandosi presso gli uffici comunali oppure utilizzando questi indirizzi email per inviare la domanda: protocollo@comune.gissi.ch.it – comune.gissi@legalmail.it.
Non è possibile usare la cifra per l’acquisto i alcolici, tabacchi, ricariche telefoniche, tagliandi per giochi a premi, lotto e lotterie, apparecchi multimediali e tecnologici, articoli di profumeria, generi alimentari e per la cura degli animali.
Tra le altre realtà che si sono mosse in aiuto dei propri cittadini ci sono il Comune di Voghera, in provincia di Pavia, e quello di Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia.
Nel primo caso, i bonus possono essere utilizzati per l’acquisto della spesa, ma anche per il pagamento delle utenze e canoni di locazione per chi vive in alloggi di edilizia residenziale pubblica. Condizione richiesta è quella di avere un Isee inferiore a 5 mila eiro. Nel secondo caso, invece, per ogni 15 euro in scontrino riceve un biglietto per l’estrazione a premi dell’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, che si terrà nella piazza centrale del paese. A usufruirne possono essere le persone che fanno shopping nei negozi convenzionati dal 13 novembre al 4 dicembre.