Il successo non l’ha cambiato. Del resto, le origini sono le origini. E, allora, eccolo sfoggiare il suo bolide sui social
Recentemente, Antonino Cannavacciuolo, ha ottenuto un riconoscimento che lo proietta ulteriormente nel gotha della cucina italiana. Ma non vuole di certo perdere la sua anima verace. Avete mai visto la sua auto? Non immaginereste mai di che vettura si tratta.
Fin qui Antonino Cannavacciolo vantava ben due Stelle Michelin. Oggi, però, può completare la sua tripletta. Antonino Cannavacciuolo entra infatti nell’Olimpo dei ristoranti tre stelle Michelin definendo così la magnifica dozzina della cucina italiana: sono stati tutti confermati gli undici ristoranti tre stelle anche nella guida Michelin Italia 2023.
Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo, a Orta San Giulio, è il nuovo tre stelle Michelin della cucina italiana. Il ristorante dello chef di origine campane entra così nel pantheon dei tre macaron della Rossa italiana, che ha visto confermate tutte le altre 11 presenze. “E’ un momento magico, – ha commentato a caldo Antonino – oggi è anche l’anniversario del matrimonio e mia moglie mi ha perdonato per questo festeggiamento a distanza. Il nostro è un progetto partito 20 anni fa, ci saranno altre aperture – ha preannunciato l’imprenditore – e questa enorme nuova emozione è la benzina per andare avanti”. Festa per la stella Michelin assegnata alla struttura toscana.
Ma il successo non l’ha cambiato. È sposato con Cinzia Primatesta, con cui ha avuto due figli. Per esempio, avete mai visto la sua auto?
L’auto di Antonino Cannavacciuolo
Il noto chef napoletano, infatti, nonostante il successo imprenditoriale e televisivo non vuole di certo montarsi la testa. E’, infatti, un famosissimo personaggio televisivo. L’esordio in televisione da protagonista avviene nel 2013 quando conduce la prima stagione di “Cucine da incubo”, versione italiana del programma dello chef britannico Gordon Ramsay. Ma, ovviamente, il grande successo è con le edizioni di “MasterChef Italia”.
Ma le origini sono le origini. E così, lo chef Antonino è assai orgoglioso della sua Lancia Delta. La mostra sorridente sui social. Non possiamo di certo definirla una supercar. Ma con altrettanta certezza possiamo dire che a Lancia Delta sia un modello storico dell’automobilismo italiano.
Si tratta del modello “medio” del noto brand italiano. Oggi controllata da Stellantis, la casa automobilistica è stata fondata nel 1906 a Torino da Vincenzo Lancia. La Delta è stata prodotta da Lancia per vent’anni dal 1979 al 1999. E poi dal 2008 al 2014. Una vettura particolarmente apprezzata dagli automobilisti: parliamo infatti del secondo modello più acquistato tra quelli del brand Lancia.
La “Delta” era offerta in quattro differenti motorizzazioni a benzina: La vettura poteva toccare una velocità di 206 chilometri orari. Che per il periodo in cui impazzava, non erano affatto numeri trascurabili. Insomma, non una supercar, ma un’auto che ha senza dubbio segnato la storia, anche grazie al suo design, ideato e realizzato, nel 1979, da un fuoriclasse come Giorgetto Giugiaro.