Gli esperti parlano di una vera e propria allerta per i prossimi mesi: questo alimento potrebbe addirittura scomparire dalle nostre case.
È l’alimento alla base della nostra amata dieta mediterranea, ed è sicuramente il prodotto presente in tutte le case italiane. Quando partiamo per le vacanze ce ne portiamo sempre un pò con noi perché è davvero indispensabile. Ora però questo alimento potrebbe essere disponibile solo per i più fortunati che potranno acquistarlo a prezzi esorbitanti.
Stiamo parlando del condimento per eccezione nella cucina italiana: l’olio. Non molti sono a conoscenza delle ultime statistiche e previsioni sulla produzione di quello che è definito da molti oro liquido. Purtroppo non si tratta di supposizioni ma di dati certi, i quali prevedono una situazione catastrofica per i prossimi mesi.
Calo nella produzione di olio d’oliva: perché?
La conferma è arrivata dall‘ Assitoil – Associazione Italiana dell’Industria Olearia– che parla di grave crisi inerente la produzione, ormai scarsissima, e raccolta di olio extravergine di oliva. Molti avranno notato il prezzo dell’olio salire sempre più, e il motivo è proprio legato a questa crisi, scatenata da diversi fattori.
L’Assitoil ha catalogata questa come la peggiore campagna olearia degli ultimi dieci anni. Non solo la paura di non riuscire a produrre abbastanza olio a far tremare i grandi produttori, ma soprattutto l’aumento del prezzo di olive ed olio che i consumatori dovranno sostenere per acquistare una bottiglia di olio. Nel corso degli ultimi anni le condizioni climatiche particolari che ha vissuto il nostro Paese, hanno avuto enormi ripercussioni sulla produzione italiana di olio. Il maltempo e l’attacco della cosiddetta mosca olearia, hanno inesorabilmente danneggiato non solo la produzione attuale ma anche futura. Il calo della produzione è stato stimato in alcune regioni del 50%, un dato davvero allarmante.
Il problema principale oggi è legato alla domanda ed offerta di questo settore d’eccellenza. La produzione è ridotta quasi all’osso ma il consumo e la domanda per questo prodotto è sempre crescente, sia per la distribuzione a livello nazionale che internazionale. Le ultime analisi parlano di dati sconcertanti: la produzione attuale è di circa duecentomila tonnellate di olio. Ma il dato più allarmante è che in media in Italia vengono consumati circa seicentomila tonnellate.
È chiaro quindi che c’è uno squilibrio di mercato non indifferente e il risultato è quello che già stiamo vivendo, prezzi dell’olio alle stelle e scarsa disponibilità nella distribuzione, grande e piccola. Il recente aumento del prezzo dell’olio non è, ovviamente, da imputare alla crisi produttiva ma anche ad altri fattori come gli aumenti del costo di energia e delle materie prime, entrambi frutto della crisi geopolitica che sta vivendo attualmente l’Europa.