Nuovi prodotti richiamati dal commercio, questa volta si tratta di un salume comunissimo ma potenzialmente pericoloso
Il richiamo di questo alimento è legato alla presenza di batteri legati alla nota infezione da Listeria. L’infezione da listeria può causare sintomi anche gravi quali febbre alta, mal di testa, nausea, vomito e diarrea. Nei casi più gravi alla comparsa di meningite e sepsi, o in casi ancora più estremi, alla morte.
L’allerta è stata lanciata dal Ministero della Salute che ha segnalato il noto salume con un richiamo precauzionale per la possibile presenza di Listeria monocytogenes. Attenzione, non consumatelo!
L’allerta alimentare è stata emessa dal Ministero in maniera precauzionale, il motivo è strettamente legato al rischio di contaminazione da parte di un batterio nocivo per l’essere umano. Il prodotto in questione ritirato è venduto in tranci da 350 grammi circa, a marchio Veroni.
Il salume con alta possibilità di scatenare una tossinfezione in chi lo consuma, è la Mortadella Supergigante senza pistacchi, rivenduta da diversi supermercati. Il ritiro riguarda precisamente i lotti della Mortadella supergigante senza pistacchi a tranci Veroni con i numeri P02222303, P02223702, P02224309, P022227316, P02223101, P02223801, P02223802, P02224401, P02223003 e P02222201.
I termini di consumazione variano in base al lotto, ma in ogni caso vanno dal 13 Novembre al 9 Gennaio 2023. Il prodotto è distribuito da Conad, Granmercato , Rialto, Coop, e Tosano. Il prodotto è quindi presente in famose catene su tutto il territorio nazionale. La mortadella è stata prodotta in Reggio Emilia, dall’azienda F.lli Veroni Fu Angelo Spa, nello stabilimento di viale Saltini 15/17 a Correggio, con marchio di identificazione IT 280L CE.
La presenza di Listeria monocytogenes rende questo alimento pericolosissimo per l’essere umano in quanto questo agente patogeno può causare sintomi anche gravi quali febbre alta, mal di testa, nausea, vomito e diarrea. L’infezione da listeria può portare nei casi più gravi alla comparsa di meningite e sepsi, o in casi ancora più estremi, alla morte.
I sintomi iniziano a manifestarsi nel giro di 20 giorni dal consumo dell’alimento in questione. All’inizio si manifesta come quella che potrebbe essere una comune influenza intestinale. In realtà spesso si nasconde proprio il contagio da Listeria, che se sottovalutato rischia di perdurare per oltre 2 mesi. L’infezione oltre a comportare problemi gastrointestinali come diarrea e vomito, può attaccare anche il sistema nervoso. In questo caso provoca forti mal di testa, uno stato di confusione generale e nei casi più gravi perdita di equilibrio e convulsioni.
Data la pericolosità di questo alimento, il Ministero della Saluta consiglia di non consumarlo assolutamente e di restituirlo al punto vendita dove si è acquistato il prodotto, anche senza ricevuta d’acquisto.
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